Istat: Indici prezzi al consumo luglio 2012

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Luglio 2012; l'indice dei prezzi al consumo per le fam...

13/08/2012
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Luglio 2012; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di Luglio 2012 con la nuova base 2010 sul valore di 105,90 con una piccola variazione rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,1 % e quella annua del + 2,9 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Luglio 2012 ed il 14 Agosto 2012, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2011 dell’2,244825%.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.

Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato al 2,175 % e l'indice biennale al 4,200%.

L'Istat spiega che, nel mese di luglio 2012, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 0,7 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 0,6 %), Altri beni e servizi (+ 0,5 % ), Trasporti e Spettacoli e cultura (+ 0,2 % per entrambi) e Bevande alcoliche e tabacchi, Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,1 % per entrambi).

Variazioni nulle si sono verificate nei capitoli Abbigliamento e calzature, Mobili, articoli e servizi per la casa e Istruzione.

Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Prodotti alementari e bevande analcoliche (- 0,9%) e Comunicazioni (- 0,4 %).

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 7,1 %), Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+ 7,0 %) e Trasporti (+ 5,1 %)

Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servizi sanitari e spese per la salute (+ 0,3 %), Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,7 %), Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,9 %), Istruzione (+ 2,0%), Mobili, articoli e servizi per la casa (+ 2,2 %), Altri beni e servizi (+2,4 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 2,5 %), e Abbigliamento e calzature (+ 3,0 %).

Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati soltanto nel capitolo Comunicazioni (- 0,9 %).

Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati nelle città di Genova (+ 3,9 %), Trento (+ 3,7 %), Trieste (+ 3,6 %), L’Aquila (+ 3,3 %), Bari Ancona e Venezia (+ 3,2% per tutte e tre), Roma (+ 3,1 %), Torino (+ 3,0%), Reggio Calabria, Perugia e Aosta ( + 2,9 % per tutte e tre), Cagliari e Napoli (+2,7 % per entrambe), Milano (+ 2,6 %), Firenze e Bologna (+ 2,5 % per entrambe), Palermo (+ 2,4 %) e Campobasso (+ 1,9 %).

I prossimi indici saranno pubblicati il 14 settembre 2012.
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