Architetti: Positive le misure per la semplificazioni e il rilancio dell'edilizia

"Le misure per il rilancio e la semplificazione in edilizia allo studio del Governo sembra vadano - se confermate - nella giusta strada per affrontare la gr...

12/06/2013
"Le misure per il rilancio e la semplificazione in edilizia allo studio del Governo sembra vadano - se confermate - nella giusta strada per affrontare la grave crisi del settore delle costruzioni e per dare nuovo impulso allo sviluppo del Paese. Esse sono conseguenti agli impegni presi dal Presidente Letta, all'indomani del suo insediamento, sulle priorità da assegnare, nell'azione di Governo, per quanto riguarda l'edilizia, il territorio, il paesaggio".

Questo il commento del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in merito alle misure che il Governo sta studiando per il rilancio dell'edilizia, settore notoriamente trainante per l'intera economia nazionale.

Nel prossimo Consiglio dei Ministri è infatti prevista l'analisi di un pacchetto di misure che riguardano:
  • l'ampliamento delle competenze dello sportello unico per l'edilizia;
  • le modifiche alla procedura del "silenzio-rifiuto" per i permessi di costruire su immobili vincolati;
  • proroga di due anni della validità dei permessi di costruire già rilasciati;
  • la norma che prevede di superare le limitazioni finora imposte alla "sagoma" degli edifici in caso di ricostruzione e che potrà essere modificata col rispetto della volumetria iniziale (disposizione particolarmente apprezzata dalla categoria degli architetti italiani).

"Queste limitazioni - continua il CNAPPC - impediscono, di fatto, nelle ristrutturazioni, non solo la sostituzione edilizia, ma molto spesso anche la realizzazione di una serie di interventi, oggi prioritari, sugli involucri degli edifici esistenti, finalizzati all'abbattimento dei consumi e all'efficientamento energetico".

"Pur mantenendo ferma una indispensabile politica di tutela degli edifici effettivamente significativi - conclude la nota degli Architetti italiani - è necessario, infatti, agevolare iniziative, non più procrastinabili, di messa in sicurezza degli edifici dal punto di vista statico, edilizio ed impiantistico, attuando concretamente una politica di rigenerazione urbana del patrimonio edilizio nazionale, finalizzata a incidere in modo favorevole rispetto alla qualità delle nostre città e di chi le abita".

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