Agevolazioni Fiscali per il Risparmio energetico: aggiornata la Guida dell'Agenzia delle Entrate

Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico: l'Agenzia delle Entrate ha effettuato il consueto aggiornamento della guida per accedere alle detrazioni...

27/09/2013
Le agevolazioni fiscali per il risparmio energetico: l'Agenzia delle Entrate ha effettuato il consueto aggiornamento della guida per accedere alle detrazioni fiscali previste per il risparmio energetico alla luce delle modifiche introdotte dal Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63 (Gazzetta Ufficiale 05/06/2013, n. 130) che ha prorogato al 31 dicembre 2013 la scadenza e innalzato dal 55% al 65% la percentuale di detraibilità delle spese sostenute nel periodo che va dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013.

Ricordiamo, infatti, che con la pubblicazione del D.L. n. 63/2013 la detrazione fiscale per gli interventi di efficienza energetica è stata prorogata al 31 dicembre 2013, con l'innalzamento della percentuale di detraibilità dal 55% al 65%, per le spese sostenute dalla data di entrata in vigore del provvedimento (6 giugno 2013) fino a fine 2013. Per quanto concerne, invece, gli interventi sulle parti comuni degli edifici condominiali o sulle unità immobiliari di cui si compone il condominio, la norma ha previsto la detrazione del 65% fino al 30 giugno 2014.

La legge di conversione del D.L. n. 63/2013 (legge 3 agosto 2013, n. 90) ha reintrodotto la possibilità di usufruire della detrazione per le spese di sostituzione di:
  • impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia;
  • scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria.
Il testo originario del decreto legge aveva, infatti, escluso dalla proroga questi interventi.

Sul tema della detrazione fiscale, l'Agenzia delle Entrate ha recentemente pubblicato:
  • la circolare n. 29 del 18 settembre 2013, che interviene con alcuni chiarimenti sulle misure introdotte dal decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63 (leggi news);
  • la miniguida sul Bonus mobili ed elettrodomestici (leggi news).

La guida descrive i vari tipi di intervento per i quali si può richiedere la detrazione (dall'Irpef e dall'Ires) e riassume gli adempimenti richiesti e le procedure da seguire per poterne usufruire. Tra le principali disposizioni introdotte negli ultimi anni, si ricordano:
  • l'obbligo di inviare una comunicazione all'Agenzia delle Entrate, quando i lavori proseguono oltre un periodo d'imposta;
  • la modifica del numero di rate annuali in cui deve essere ripartita la detrazione (dal 2011 è obbligatorio, infatti, ripartire la detrazione in dieci rate annuali di pari importo);
  • l'esonero dall'obbligo di presentazione dell'attestato di certificazione (o qualificazione) energetica per la sostituzione di finestre, per l'installazione dei pannelli solari e per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale;
  • la ritenuta d'acconto (del 4%) che banche e Poste devono operare sui bonifici effettuati dai contribuenti non titolari di reddito d'impresa;
  • l'eliminazione dell'obbligo di indicare separatamente il costo della manodopera nella fattura emessa dall'impresa che esegue i lavori.

I limiti d'importo sui quali calcolare la detrazione variano in funzione del tipo di intervento, così come indicato nella tabella seguente.
Tipo di intervento Detrazione massima
riqualificazione energetica di edifici esistenti 100.000 euro
involucro edifici (pareti, finestre, compresi gli infissi, su edifici esistenti) 60.000 euro
installazione di pannelli solari 60.000 euro
sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale 30.000 euro


Condizione indispensabile per fruire della detrazione è che gli interventi siano eseguiti su unità immobiliari e su edifici (o su parti di edifici) residenziali esistenti, di qualunque categoria catastale, anche se rurali, compresi quelli strumentali (per l'attività d'impresa o professionale). La prova dell'esistenza dell'edificio può essere fornita dalla sua iscrizione in catasto o dalla richiesta di accatastamento, oppure dal pagamento dell'imposta comunale (Ici/Imu), se dovuta. Non sono agevolabili, quindi, le spese effettuate in corso di costruzione dell'immobile.

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