Fabbricati fantasma e rendita presunta, i risultati dell'attività di controllo

Sono 492 mila gli immobili con rendite presunte per 288 milioni di euro rientranti nell'operazione "Case fantasma". Sono questi i risultati dell'ultima fase ...

08/10/2013
Sono 492 mila gli immobili con rendite presunte per 288 milioni di euro rientranti nell'operazione "Case fantasma". Sono questi i risultati dell'ultima fase della complessa attività di controllo sui fabbricati sconosciuti al Catasto, che ha fatto emergere, su più di 2,2 milioni di particelle del Catasto Terreni, oltre 1,2 milioni di unità immobiliari urbane non censite nella base-dati catastale.

A comunicarlo è stata l'Agenzia delle Entrate che, grazie all'incrocio delle mappe catastali con le immagini aeree rese disponibili dall'Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura), è riuscita ad "avvistare" 492 mila fabbricati presenti sul territorio ma non nelle banche dati catastali. Come previsto dal DL n. 78/2010, in attesa dell'accatastamento definitivo, l'Agenzia delle Entrate ha attribuzione d'ufficio una rendita presunta agli immobili mai dichiarati e non ancora regolarizzati, associando agli stessi una rendita catastale provvisoria. Tale rendita provvisoria è stata attribuita dall'Agenzia basandosi su precisi parametri, acquisiti anche con sopralluoghi esterni agli edifici non in regola.

Rendite catastali accertate per più di 800 milioni di euro
L'Operazione "Case Fantasma" ha portato in termini di rendite catastali:
  • 537 milioni di rendite definitive, attribuite cioè dopo che gli interessati hanno provveduto spontaneamente a presentare gli atti di aggiornamento del Catasto;
  • 288 milioni di euro di rendite presunte, attribuite d'ufficio, perché gli immobili non erano stati accatastati volontariamente dai contribuenti alla data del 30 novembre 2012, giorno in cui si è chiusa l'attività di accertamento sui fabbricati non dichiarati.
In totale, dunque, l'operazione ha portato più di 825 milioni di euro.

Più di un milione di case sono finite nelle banche-dati catastali
In totale, l'operazione ha portato al censimento di 1,2 milioni di unità immobiliari urbane, di queste:
  • quasi 769mila hanno trovato una rendita catastale definitiva;
  • 492mila ne è stata attribuita una presunta.

Il maggior gettito
L'intera operazione "case fantasma" è suscettibile di generare, nel caso in cui le rendite presunte fossero confermate, un maggior gettito complessivo quantificabile dal Dipartimento delle Finanze in circa 589 milioni di euro, di cui:
  • circa 444 milioni di euro ai fini Imu;
  • circa 137 milioni di euro ai fini delle imposte sui redditi (Irpef e "cedolare secca");
  • circa 7,5 milioni di euro ai fini dell'imposta di registro sui canoni di locazione.



A cura di Gabriele Bivona

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