Revisione classamento unità immobiliari, anche Roma Capitale aggiorna le rendite catastali

Si aggiunge anche Roma Capitale all'elenco dei Comuni che hanno avviato l'operazione di revisione del classamento delle unità immobiliari urbane di proprietà...

05/11/2013
Si aggiunge anche Roma Capitale all'elenco dei Comuni che hanno avviato l'operazione di revisione del classamento delle unità immobiliari urbane di proprietà privata, ubicate nelle microzone comunali caratterizzate da un anomalo scostamento fra il valore medio di mercato e il valore medio catastale degli immobili, che ha portato all'aggiornamento delle rendite catastali di 175mila immobili delle microzone "anomale".

Ricordiamo che come previsto dall'art. 1, comma 335 della legge n. 311/2004, i Comuni possono richiedere all'Agenzia delle Entrate la revisione revisione parziale del classamento delle unità immobiliari di proprietà privata site in microzone comunali, per le quali il rapporto tra il valore medio di mercato individuato ai sensi del regolamento di cui al D.P.R. n. 138/1998, e il corrispondente valore medio catastale ai fini dell'applicazione dell'imposta comunale sugli immobili si discosta significativamente dall'analogo rapporto relativo all'insieme delle microzone comunali.

I Comuni che finora hanno richiesto all'Agenzia l'attivazione del processo revisionale sono: Atri (TE), Bari (BA), Bassano del Grappa (VI), Casale Monferrato (AL), Castellaneta (TA), Cervia (RA), Ferrara (FE), Lecce (LE), Milano (MI), Mirandola (MO), Orvieto (TR), Perugia (PG), Ravarino (MO), Roma Capitale (RM), Spello (PG), Spoleto (PG), Todi (PG).

L'ultimo Comune che ha avviato la variazione del classamento è Roma Capitale che ha visto modificare 175mila immobili, con un incremento complessivo di oltre 123 milioni di euro di rendita catastale. Le zone sulle quali si è intervenuto sono: Centro Storico, Aventino, Trastevere, Borgo, Prati, Flaminio 1, XX Settembre, Monti, San Saba, Testaccio, Gianicolo, Delle Vittorie-Trionfale, Flaminio 2, Parioli, Salario Trieste, Esquilino e Ville dell'Appia.

Una delle conseguenze più evidenti è la sostanziale scomparsa di alcune vecchie categorie non più attuali, come ad esempio quella ultrapopolare (A/5), e la forte riduzione delle abitazioni di tipo popolare (A/4) ed economico (A/3), che erano ancora presenti in diverse zone del Centro.

La conseguenza di questa variazione sarà la notifica degli avvisi di accertamento catastale, opportunamente motivati, con i quali i cittadini interessati potranno conoscere l'aggiornamento dei dati riguardanti la categoria, la classe e la rendita dei propri immobili.

Nel caso in cui le modifiche risultino inesatte, è possibile utilizzare il servizio telematico di Correzione dati catastali online - Contact Center del sito internet dell'Agenzia. Se il contribuente, invece, ritiene non fondato in tutto o in parte l'avviso di accertamento catastale, può chiedere che venga riesaminato in autotutela, inviando all'ufficio provinciale - Territorio di Roma una domanda in carta semplice, con la documentazione a suo sostegno. La domanda di riesame in autotutela non sospende, tuttavia, i termini per un eventuale ricorso al giudice tributario, da presentare entro 60 giorni dalla data di notifica dell'avviso di accertamento catastale.

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