APE, Salta la nullità nei contratti senza attestato di prestazione energetica

Il Consiglio dei Ministri convocato per oggi alle ore 11,00 dovrebbe approvare il disegno di legge recante "Disposizioni in materia di sviluppo economico (co...

15/11/2013
Il Consiglio dei Ministri convocato per oggi alle ore 11,00 dovrebbe approvare il disegno di legge recante "Disposizioni in materia di sviluppo economico (collegato alla legge di stabilità 2014)". La bozza provvisoria che circola già da alcuni giorni dovrebbe contenere, tra l'altro, le modifiche all'obbligo di allegare l'attestato di prestazione energetica ai contratti di compravendita e di locazione, il trasferimento gratuito del conto corrente, il credito d'imposta per la ricerca, il voucher per la digitalizzazione delle PMI, la bolletta elettrica meno cara, un programma nazionale di politica industriale ogni anno.

Attestato Prestazione energetica - Per quanto concerne le modifiche all'obbligo di allegare l'APE ai contratti di compravendita ed alle locazioni, con l'articolo 1 del provvedimento vengono introdotte ulteriori modifiche al D.Lgs. n. 192/2005 atte a mitigare la pena in caso di violazione dell'allegazione dell'APE, in quanto la nullità del contratto viene sostituita con l'applicazione di una sanzione amministrativa pari a 500 Euro che è cumulabile con le sanzioni per la violazione dell'obbligo di dotare l'immobile di APE (art. 15 commi 8 e 9 del D.Lgs. n. 192/2005).

Trasferimento gratuito del conto corrente - Con l'articolo 13 del provvedimento è prevista la possibilità di chiedere il trasferimento del conto corrente presso un'altra banca senza spese aggiuntive. Basteranno 15 giorni: 1 giorno perché la nuova banca chieda a quella di origine le informazioni sul correntista necessarie al trasferimento; 7 giorni per inviarle; altri 7 giorni per completare la portabilità predisponendo gli ordini periodici di pagamento associati al conto in base alle condizioni pattuite con il cliente.
Un passo avanti rispetto ai decreti Bersani del 2006 e 2007, che avevano introdotto misure a tutela del consumatore anche ne rapporti con le banche.

Credito d'imposta per la ricerca - Con l'articolo 7 rubricato "Credito d'imposta per attività di Ricerca e Sviluppo" vengono favoriti gli investimenti in ricerca e sviluppo da parte del sistema delle imprese. Nello specifico la misura prevede un credito d'imposta pari al 50% delle spese incrementali sostenute dalle imprese rispetto all'anno precedente, con un'agevolazione massima di 2,5 milioni di euro per impresa, ed è prevista una spesa minima di 50.000 euro in ricerca e sviluppo per poter accedere all'agevolazione.
Per ciascuna annualità a partire dal 2014, fino al 2016 è previsto il riconoscimento di crediti d'imposta per un ammontare massimo complessivo pari a 200 milioni di euro. La fruizione dell'agevolazione avverrà tramite piattaforma informatica che consentirà di realizzare una procedura priva di graduatorie e di eventuali code da parte dei soggetti beneficiari, rendendo disponibile l'ammontare esatto di risorse ancora utilizzabili.

Digitalizzazione delle piccole e medie imprese - Al fine di favorire la digitalizzazione dei processi aziendali e l'ammodernamento tecnologico, le micro, piccole e medie imprese possono accedere a finanziamenti a fondo perduto, tramite Voucher di importo non superiore a 10.000 euro, conformemente al Regolamento (CE) n. 1998/2006 della Commissione del 15 dicembre 2006 relativo all'applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea agli aiuti di importanza minore ("de minimis"), concessi ad imprese per l'acquisto di software, hardware o servizi che consentano il miglioramento dell'efficienza aziendale, lo sviluppo di soluzioni di e-commerce, la connettività a banda larga e/o ultralarga. I voucher potranno altresì finanziare la formazione qualificata, nel campo ICT, del personale delle suddette piccole e medie imprese.

A cura di Gabriele Bivona
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