Votata la fiducia sulla Legge di stabilità 2014

Con 350 voti favorevoli e 196 contrari la Camera ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiunt...

20/12/2013
Con 350 voti favorevoli e 196 contrari la Camera ha votato la questione di fiducia posta dal Governo sull'approvazione, senza emendamenti ed articoli aggiuntivi, dell'articolo unico del disegno di legge, già approvato dal Senato, nel testo della Commissione come risultante dalle correzioni comunicate all'Assemblea, recante disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2014).

Nonostante nelle dichiarazione di voto siano emersi concetti contrastanti in merito all'efficacia del provvedimento che necessiterebbe, comunque, di un correttivo per far fronte in parte alle richieste dei comuni che hanno denunciato un buco da 1,5 miliari di euro causato proprio dalle nuove norme sugli immobili (IUC) inserite all'interno della manovra.

"Il Governo sta lavorando sulle richieste dell'Anci. Più che coprire il mancato gettito dei comuni si tratterebbe di permettere loro di alzare le aliquote. Il decreto legge è un'ipotesi, vediamo". Queste le parole del ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini.

Molto più esplicito il Ministro degli Affari regionali e delle autonomie locali, Graziano Delrio: "Ci sarà un altro provvedimento prima della fine dell'anno, un decreto in cui rivedere la flessibilità delle aliquote (Tasi) per le detrazioni alle famiglie: 500 milioni ci sono già nella legge di Stabilità. Si arriverebbe a 1,2-1,3 miliardi".

La manovra istituisce l'imposta unica comunale (Iuc) e sopprime la Tares, la tassa sui rifiuti e sui servizi urbani in vigore nel 2013. La Iuc comprende l'Imu, dovuta da chiunque possegga immobili "escluse le abitazioni principali" non di lusso, e altre due componenti:
  • la Tari che finanzia la raccolta dei rifiuti urbani;
  • la Tasi (fissata per il 2014 al 2,5 per mille) che garantisce le risorse per i servizi indivisibili come il trasporto pubblico locale, l'anagrafe, l'illuminazione e la manutenzione delle strade.

La disciplina generale della Tasi prevede che i comuni possano aumentare o diminuire l'aliquota. Il governo ha imposto però un tetto: la somma delle aliquote Imu e Tasi non potrà superare i limiti stabiliti per l'Imu nel 2013. Quindi, sulle abitazioni principali l'aliquota massima sarà pari al 6 per mille. Sugli altri immobili, Imu e Tasi insieme peseranno al massimo il 10,6 per mille. Tra le richieste avanzate dai comuni vi è il ritorno alla versione originale della manovra, che indicava nell'11,6 per mille l'aliquota massima di Imu e Tasi. L'aliquota massima per il 2014 dovrebbe invece salire al 3,5 per mille, secondo l'Anci.

A cura di Gabriele Bivona
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