Semplificazione appalti: Risoluzione alla camera dei Deputati

Raffaella Mariani ha, recentemente, presentato alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati una Risoluzione sulla necessità di semplificare le procedu...

07/03/2014
Raffaella Mariani ha, recentemente, presentato alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati una Risoluzione sulla necessità di semplificare le procedure dei contratti pubblici quale obiettivo principale di ogni revisione e adeguamento della disciplina dei contratti pubblici.
Nelle premesse della Risoluzione viene evidenziata l'esigenza della revisione organica e complessiva del Codice dei contratti più volte sollecitata dalla VIII Commissione in precedenti atti di indirizzo e per ultimo in occasione del parere approvato in relazione al decreto-legge n. 150/2013 (cosiddetto mille proroghe) ed al rinvio della Banca dati nazionale dei contratti pubblici e del relativo sutema AVCpass.
Sempre nelle premesse viene anche precisato che tale revisione è resa oggi urgente dalla recente approvazione delle nuove direttive europee in materia di appalti pubblici di lavori, servizi, forniture e concessioni.

Alla luce delle premesse, l'VIII Commissione (Ambiente impegna il Governo:
  • "ad adottare le necessarie iniziative, per quanto di competenza, affinché il sistema della banca dati nazionale dei contratti pubblici sia reso pienamente interoperabile con i servizi informatizzati delle stazioni appaltanti fruitrici e allo stesso tempo alimentatrici del sistema stesso, senza che ciò comporti - per queste ultime - costi di adeguamento";
  • "ad avviare con tempestività una ricognizione delle principali problematiche, non solo normative, ma anche organizzative e amministrative, che potranno essere opportunamente affrontate e risolte in occasione dell'adeguamento della disciplina italiana alla lettera e alle finalità delle nuove direttive europee";
  • "a identificare, in questo contesto, un insieme organico di obiettivi di riduzione di oneri amministrativi, anche attraverso la soppressione di procedure, apparati e istituti, rivelatisi di basso rendimento ai finì della efficienza complessiva del sistema, basando tale azione su una attenta considerazione dei costi - diretti e indiretti - a carico sia della finanza pubblica che delle imprese e dei corrispondenti benefici conseguiti".

In allegato gli Atti parlamentari della Camera dei Deputati del 4 marzo scorso con il testo della Risoluzione.

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