Il CNI contro l'abolizione dell'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici

"L'Autorità è necessaria ma le vanno concessi poteri sanzionatori. Inoltre, va profondamente rinnovata, aprendo anche al contributo degli ordini professional...

31/03/2014
"L'Autorità è necessaria ma le vanno concessi poteri sanzionatori. Inoltre, va profondamente rinnovata, aprendo anche al contributo degli ordini professionali". Lo ha affermato il Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri in merito alla possibilità, recentemente avanzata dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi, di sopprimere l'AVCP, portando compiti e competenze all'interno del Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti (leggi news).

Ricordiamo, inoltre, il Piano Cottarelli che tra gli Enti da sopprimere inserisce, anche, l'Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture con l'AVCPass che viene depotenziato per quel che riguarda i controlli sulla regolarità contributiva dei concorrenti.

In riferimento al cosiddetto Piano Cottarelli per la riduzione dei costi della Pubblica Amministrazione, il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha espresso la propria contrarietà all'ipotesi di abolire l'Autorità per la Vigilanza sui Contratti Pubblici. "E' vero che i risultati ottenuti finora dall'AVCP sono modesti ed al di sotto delle aspettative - ha affermato il leader degli Ingegneri Armando Zambrano - ma è anche vero che all'Autorità il legislatore non ha mai voluto concedere quei poteri sanzionatori che ha invece da sempre riconosciuto ad altre Authority, prima tra tutte quella sulla concorrenza. Tali poteri avrebbero reso certamente più efficace la sua azione".

Secondo il CNI, il persistere di una illegalità diffusa nel mondo dei contratti pubblici, conferma dalla recente indagine sulla regione Lombardia, fa ritenere necessaria la permanenza di una istituzione di vigilanza. "Certo - ha continuato Zambrano - l'Autorità deve essere profondamente rinnovata. Ad esempio bisogna verificare la possibilità di coinvolgere gli Ordini, che ricordo sono enti di diritto pubblico vigilati dal Ministero della Giustizia, nell'attività di monitoraggio sulla corretta gestione degli affidamenti pubblici che da sempre costituisce un grande punto debole".

Attualmente, fanno notare gli ingegneri, il loro Ordine svolge un monitoraggio costante sui bandi di progettazione. Grazie alla loro capillare diffusione sul territorio, gli Ordini possono svolgere efficacemente la funzione di "sentinelle della legalità" in un'ottica sussidiaria rispetto ai pubblici poteri. "L'Autorità - ha concluso Zambrano - merita di sopravvivere, ma deve essere rinnovata anche nella sua governance. L'ingresso degli Ordini professionali nel Consiglio potrebbe costituire un elemento su cui fondare un rinnovamento non più procrastinabile".

Nonostante il recente assedio, il CNI si è schierato a favore dell'AVCP come istituzione, richiedendone però un forte rinnovo.

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