ANCE: Italia malata di burocrazia inefficiente, chiudiamo le imprese

Grido di allarme del Presidente dell'ANCE Paolo Buzzetti che, nel corso dell'Assemblea annuale tenutasi ieri a Palazzo dei Congressi a Roma, ha avanzato ...

23/07/2014
Grido di allarme del Presidente dell'ANCE Paolo Buzzetti che, nel corso dell'Assemblea annuale tenutasi ieri a Palazzo dei Congressi a Roma, ha avanzato l'ipotesi di chiudere tutte le imprese.

"La situazione è così drammatica - ha affermato Buzzetti - per il settore delle costruzioni che viene spontaneo chiedersi se non sia il caso di chiudere le nostre imprese con il minor danno possibile per i nostri dipendenti". Il comunicato di fine assemblea ha evidenziato come l'Italia è un paese malato di burocrazia inefficiente in cui ottenere un permesso di costruire è un'impresa: nel 2013 l'indagine Doing business, facendo un confronto tra 185 Paesi in merito alle pratiche relative all'ottenimento del permesso di costruire ha collocato l'Italia al 103° posto.

E nel 2014? Siamo scesi al 112°! Mentre la Germania è al 12° e Francia e Spagna sono rispettivamente al 52°e 38° posto.
Da una consultazione pubblica avviata dal Governo nel 2013 sul tema dell'efficienza della pubblica amministrazione, risulta che gli adempimenti in materia edilizia sono risultati al 2° posto tra le 100 procedure più complicate da semplificare!
Per Buzzetti: "Anche se si respira un nuovo clima di fiducia grazie agli importanti annunci del Governo, ora servono misure concrete, perché i continui 'stop and go' non stanno facendo ripartire il motore dell'economia. E' indispensabile un patto tra Governo e la filiera delle costruzioni, primo vero motore economico del mercato interno italiano e unico in grado di far ripartire in modo stabile occupazione e crescita".

E ancora una volta il Presidente dell'Ance non ha risparmiato commenti sul tema della corruzione e gli avvenimenti di stretta attualità legati ad Expo e Mose. Così come non sono mancati riferimenti alla riforma del codice etico interno dell'Associazione, inasprito proprio per mandare un forte segnale dopo i recenti scandali.
Occorre che un'economia di mercato aperta e in libera concorrenza garantisca alle imprese operanti nel mercato unico europeo, identiche condizioni di azione, contrastando ogni normativa nazionale che determini un ingiustificato svantaggio per alcune di esse.
E' necessario agire per stimolare la concorrenza, proponendo misure atte ad allargare il mercato interno dei lavori pubblici, consentendo la realizzazione di opere con tempi e costi adeguati e contrastando quelle norme, che, agendo in chiave contraria, creano mercati chiusi, disparità di trattamento tra gli operatori economici, provenienti dai diversi Stati Membri, o anche consolidano ingiustificate posizioni dominanti.

"Basta alle deroghe che alterano il mercato e favoriscono la corruzione, e basta con le strutture speciali, come le procedure d'urgenza per eventi che spesso sono stati programmati da tempo e che consentono di derogare alle leggi ordinarie e di evitare le gare. Una denuncia - ricorda il presidente dell'Ance - che abbiamo fatto da tempo".

Un importante apertura è arrivata dal Viceministro alle Infrastrutture e Trasporti, Riccardo Nencini, che nel suo intervento ha dichiarato che "il via libera al decreto 'Sblocca Italia' dovrebbe arrivare entro il prossimo 31 luglio".
Nel corso dei lavori è intervenuto anche il Sottosegretario all'istruzione Roberto Reggi, che ha illustrato i recenti provvedimenti adottati dal Governo in materia di edilizia scolastica.

Alleghiamo alla presente notizia le parole chiave della relazione del Presidente Buzzetti

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