POS, Regime fiscale agevolato e deducibilità spese di formazione: la RPT incontra il sottosegretario all'economia Zanetti

Premetto che scrivere questo articolo non è stato per niente facile. Leggo, infatti, il comunicato della Rete delle Professioni Tecniche poco dopo aver scrit...

25/11/2014
Premetto che scrivere questo articolo non è stato per niente facile. Leggo, infatti, il comunicato della Rete delle Professioni Tecniche poco dopo aver scritto il pezzo "Ordini Professionali e Consigli Nazionali: la grande beffa" e parlare di rappresentatività di una sovrastruttura creata dai Consigli Nazionali risulta abbastanza complicato.

Nonostante abbia più volte sollevato il problema dell'assenza di centralità delle professioni tecniche nelle decisioni politiche che le riguardano da vicino (vedi l'approvazione delle NTC) e la necessità di avviare un percorso di unione che possa sfociare un organismo unitario di rappresentanza, ho anche affermato che il percorso avviato dalla Rete delle Professioni Tecniche può certamente essere considerato quello corretto o quanto meno da prendere in considerazione. Pur mancando di vera rappresentatività, la RPT ha, infatti, il pregio di aver unito le professioni tecniche e intrapreso delle discussioni con chi questo Paese lo Governa.

Ultimo esempio è rappresentato dall'incontro del coordinatore della RPT Armando Zambrano con il sottosegretario all'Economia Enrico Zanetti, in cui il leader del mondo ordinistico degli Ingegneri ha sottoposto tre proposte che riguardano da vicino le professioni tecniche:
  1. i pagamenti con carta di debito;
  2. il regime fiscale agevolato;
  3. la deducibilità delle spese per la formazione continua.

Diversamente da altre discussioni, pur non toccando tutta la casistica delle problematiche, la discussione tra la RPT e il sottosegretario Zanetti ha il pregio di toccare tre argomenti che toccano al cuore (o al portafogli) le professioni.

In riferimento al primo punto, il sottosegretario all'Economia si è dimostrato abbastanza favorevole all'ascolto, confermando un concetto già espresso altre volte, ovvero che l'obbligo di dotazione del POS risulta essere assolutamente inutile per chi, come le professioni tecniche, ha una clientela caratterizzata da imprese e pubbliche amministrazioni. In realtà, credo sia possibile affermare che il POS sia inutile soprattutto perché la clientela delle professioni tecniche è formata dai privati cittadini che, di per sé, hanno già parecchie problematiche per onorare i pagamenti con i tecnici. Le parole di Zanetti, in tal senso, mi sono sembrate le classiche dichiarazioni politiche di chi sa che, comunque, la norma non sarà cambiata nell'attuale legislazione e che, quindi, non vuole lasciare scontento nessuno. Il Sottosegretario ha, comunque, auspicato che tale misura possa essere rivista ed ha garantito il suo appoggio affinché la RPT sia ascoltata presso il tavolo tecnico, istituito presso il MiSE, che dovrà affrontare il tema.

Per quanto riguarda il regime fiscale agevolato, la RPT ha parlato della proposta di emendamento all'art. 9 della legge di stabilità 2015, attualmente in discussione alla Camera al fine di innalzare a 30mila (contro i 15mila attuali) la soglia di reddito entro la quale applicare il regime forfetario di favore previsto per i professionisti. Come riferito dalla RPT, infatti, "l'abbassamento dagli attuali 30mila a 15mila euro annui escluderebbe un numero consistente di professionisti dal regime di vantaggio, ridimensionando lo spirito stesso della norma che intendeva sostenere una platea ampia di lavoratori autonomi con capacità reddituale contenuta e con difficoltà di crescita nell'attuale fase di crisi. La misura originaria potrebbe rendere addirittura non conveniente tale regime agevolato rispetto a quello ordinario. Al di sotto dei 30milaeuro infatti, la non deducibilità delle spese prevista dal regime forfetario, sostituita dall'applicazione di un coefficiente per il calcolo dell'imponibile, può generare addirittura un livello di tassazione maggiore rispetto a quello ordinario".

Infine, la terza proposta ha riguardato la possibilità di innalzare al 100% la deducibilità delle spese relative alla formazione continua. La proposta era già partita alla fine del 2013 (leggi news) e poi nuovamente questa estate (leggi news).

In riferimento a questo punto, però, il Sottosegretario ha messo in risalto una difficoltà. Pur essendo condivisibile e fondata la richiesta della RPT (e qui rivediamo il solito leitmotiv dei politici italiani) e convincente il ragionamento in base al quale la totale deducibilità di queste spese non comporterebbe per lo Stato oneri, ha sottolineato come attualmente tale norma venga ancora considerata dalla Ragioneria dello Stato onerosa e tale da necessitare coperture dell'ordine delle decine di milioni di euro. Pertanto, al momento è un obiettivo raggiungibile.

"Siamo molto soddisfatti di questo incontro - ha dichiarato al termine della riunione Armando Zambrano - Ringrazio l'On.Zanetti che si è dimostrato persona assai competente e sensibile alle istanze provenienti dal mondo delle professioni. Ancora percepito, troppo spesso, come un mondo di privilegiati che può continuare ad essere "tosato" tutte le volte che si rende necessario reperire risorse. I professionisti italiani - ha concluso Zambrano - hanno nell'On.Zanetti sicuramente un alleato che consentirà di rendere più efficace l'azione a favore dei nostri iscritti".

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