Certificazione volontaria competenze Ingegneri: nasce un nuovo Carrozzone?

Saremo anche un popolo di cialtroni (o almeno questa è ormai la nomina che abbiamo in giro per l'Europa), ma in quanto a creatività gli Italiani non li batte...

04/11/2014

Saremo anche un popolo di cialtroni (o almeno questa è ormai la nomina che abbiamo in giro per l'Europa), ma in quanto a creatività gli Italiani non li batte nessuno. Qualcosa non va?bene, basta prenderla e cambiargli nome affinché nell'immaginario collettivo il suo punteggio sociale (meglio noto agli amanti del social e del fancazzismo virtuale come "klout score") possa ripartire da zero e ritornare candido. Un po' come avvenuto negli ultimi anni nel passaggio dall'ICI, all'IMU, poi alla TASI e alla IUC: una serie di "supercazzole" create ad hoc per confondere le idee dei meno attenti.

A cosa mi riferisco?all'ennesimo carrozzone (molto probabilmente inutile) del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che, non pago della Rete delle Professioni Tecniche cui il proprio Presidente Armando Zambrano è anche coordinatore nazionale, ha creato una nuova associazione non riconosciuta con tanto di statuto, regolamento, organi, soci, consiglio direttivo, revisore, gestione economico-finanziaria, e, chiaramente, nuovi costi connessi tutti a carico degli iscritti agli Ordini territoriali o degli eventuali sponsor.

Sto parlando dell'Agenzia Nazionale per la Certificazione Volontaria delle Competenze degli Ingegneri e del progetto denominato Cert-Ing che avrebbe lo scopo di:

  • valorizzare le esperienze dei propri iscritti e convalidare le competenze dagli stessi acquisite attraverso l'attività professionale, esercitata in forma autonoma o associata, con vincolo di subordinazione o in qualità di socio di società professionali;
  • vigilare sulla corretta attuazione e gestione della Certificazione volontaria delle competenze presso gli Ordini Territoriali e/o i loro Organismi di Gestione, secondo i criteri stabiliti dal Regolamento Generale Cert-Ing;
  • fornire il supporto tecnico e organizzativo per l'introduzione e la successiva gestione della Certificazione delle competenze presso gli Ordini territoriali e/o i loro Organismi di Gestione;
  • esaminare e approvare le modifiche al Regolamento Generale Cert-Ing nonché ai documenti ad esso allegati o collegati;
  • vigilare sulla promozione della Certificazione volontaria delle competenze effettuata dagli Ordini Territoriali presso Aziende, Enti, Istituzioni e altre Organizzazioni di livello regionale o nazionale, oltre che - in generale - nel mercato del lavoro;
  • attuare la campagna nazionale di comunicazione e promozione della Certificazione volontaria delle competenze Cert-Ing.


Non volendomi addentrare troppo nell'analisi di Statuto e Regolamento della nuova Agenzia (allegati al presente articolo) e senza nulla togliere all'idea del Consiglio Nazionale degli Ingegneri di voler valorizzare l'esperienza e la competenza dei propri iscritti (progetto comunque volontario e di difficile applicazione, basti ricordare il SeeArch del CNAPPC che ad oggi vede iscritti solo 3.102 architetti d'Italia, 53 architetti junior, 4 conservatori, 13 paesaggisti, 21 pianificatori e 4 pianificatori junior), continua a ronzarmi in testa una semplicissima domanda: per quale motivo il Consiglio Nazionale degli Ingegneri non comincia ad occuparsi dei veri e reali problemi di propri iscritti?domanda di per sé banale ma che lascia trasparire un senso di netto distacco dei vertici dalla base degli iscritti.

Ciò, però, che mi fa più sorridere è che questo processo di certificazione volontaria avrà un costo, sia per la prima certificazione che per la conferma (ogni 3 anni), che sarà determinato dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri insieme all'Agenzia e agli Ordini territoriali. Dunque, un ingegnere iscritto all'Ordine avrà la possibilità (pagando) di avere certificata una determinata competenza senza ricavarne alcun beneficio, dato che questa certificazione non avrà alcun effetto ad esempio nella partecipazione alle gare pubbliche, nella tassa di iscrizione all'ordine o nel raggiungimento del punteggio per la formazione continua. In compenso, però, l'ingegnere potrà utilizzare il marchio Cert-Ing per far vedere al mondo intero quanto lui sia preparato. Mi sembra un'ottima cosa in un momento di crisi, voi cosa ne pensate?

A cura di Gianluca Oreto

 

 

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