Massa Carrara: Progetto di riconversione industriale in tempi brevi

"E' necessaria l'apertura immediata di un tavolo di concertazione e confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per stipulare un Accordo di Progr...

07/01/2015
"E' necessaria l'apertura immediata di un tavolo di concertazione e confronto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, per stipulare un Accordo di Programma per l'area di Massa-Carrara, in modo da realizzare un progetto di riconversione e riqualificazione industriale, come previsto dalla legge per le zone di crisi industriale complessa a rilevanza nazionale".

Queste le parole che il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha inoltrato al Ministro allo Sviluppo Economico Federica Guidi e per conoscenza al Viceministro Claudio De Vincenti, ai sindaci di Massa, Alessandro Volpi, di Carrara, Angelo Zubbani, e al Presidente della Provincia di Massa-Carrara, Narciso Buffoni.

"Intendo porre alla sua attenzione - scrive il Presidente Rossi al Ministro Guidi - dopo aver condiviso tale percorso con le istituzioni locali, la drammatica situazione produttiva ed occupazionale dell'area industriale di Massa-Carrara, che, come sicuramente lei ben conosce, risulta interessata da una crisi di particolare complessità che coinvolge molti degli stabilimenti manifatturieri esistenti, con rilevanti effetti negativi sul bacino occupazionale di tutto il territorio provinciale e regionale, a partire dai casi più emblematici come quello della multinazionale Eaton che ha improvvisamente chiuso le produzioni e lasciato senza lavoro oltre 300 addetti".

"Una crisi - continua Rossi - che si è peraltro acutizzata negli ultimi anni anche a seguito della nota congiuntura internazionale e nazionale negativa e che ha posto, purtroppo, la Provincia di Massa-Carrara al vertice di tutte le statistiche negative relative al fenomeno della disoccupazione in ambito toscano e nelle aree del centro nord. Al 31 dicembre 2013 erano, infatti, stimati in più di 10.688 i disoccupati nell'intera Provincia, ossia oltre l' 8% dei disoccupati totali toscani, e il tasso di occupazione era pari al 59,2% contro il 63,9% della media Toscana".

La lettera prosegue tracciando un quadro dettagliato della situazione in un'area oggi caratterizzata da una minore presenza industriale rispetto al resto della regione e dell'Italia e a più alta emergenza occupazionale in tutta la Regione Toscana ed in tutte le aree del centro nord Italia. Le aree produttive dei Comuni di Massa e Carrara hanno perso oltre 75 occupati stabili su 1.000 residenti in età lavorativa nel periodo cruciale della crisi (luglio 2008 - giugno 2013).

Per quest'area la Regione ha già avviato la procedura per l'accertamento e per il successivo riconoscimento di "area di crisi industriale complessa" con impatto significativo sulla politica industriale nazionale. "Ma ora che la crisi si è mostrata ancora di più nella sua drammaticità ed intensità - conclude rafforzando la propria richiesta Rossi - e visto che le poche, seppur meritevoli, nuove attività che hanno interessato la Zona Industriale Apuana non sono riuscite a contenere le incessanti perdite sul fronte produttivo ed occupazionale, è indispensabile definire urgentemente un insieme di priorità strategiche che possano consentire, una volta tradotte in azioni ed interventi concreti dentro un Progetto di riconversione e riqualificazione industriale, una effettiva svolta per il sistema industriale e produttivo di Massa e Carrara".

Fonte: Regione Toscana
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