Riforma Appalti e Direttive europee, CNAPPC: basta concorsi incompiuti

"Basta concorsi incompiuti: serve che nel DdL delega per la Riforma degli Appalti sia introdotto un articolo che impedisca le incompiute di progetto affinché...

21/07/2015
"Basta concorsi incompiuti: serve che nel DdL delega per la Riforma degli Appalti sia introdotto un articolo che impedisca le incompiute di progetto affinché, in futuro, non possano ripetersi scandali come quello del concorso pubblico di idee per la copertura dell'Auditorium dell'imperatore Adriano in piazza Madonna di Loreto, a Roma. Concorso che la Soprintendenza speciale per il Colosseo, il Museo nazionale romano e l'area archeologica di Roma - come si legge nella risposta del sottosegratario al Mibact, Ilaria Borletti Buitoni, ad una interrogazione parlamentare dell'onorevole Ermete Realacci, più volte intervenuto nella vicenda - ritiene non più attuale, in quanto non conforme alle mutate esigenze e condizioni, la posa in opera di una copertura provvisoria dell'Auditorium".

Con queste parole il Consiglio nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori ha auspicato che all'interno del Ddl delega per la riforma del Codice degli Appalti sia inserita una norma che ridia centralità al progetto e che impedisca situazioni come quelle viste in occasione del Concorso di idee finalizzato all'acquisizione di una proposta ideativa per la successiva progettazione definitiva ed esecutiva relativa alla "Copertura dell'Auditorium dell'imperatore Adriano in piazza Madonna di Loreto" a Roma. Il concorso, bandito il 4 novembre 2013 con scadenza 4 Gennaio 2014, prevedeva il restauro, la valorizzazione e la fruizione del complesso monumentale dell’Auditorium dell’imperatore Adriano. Il bando fu, però, sospeso il 25 febbraio 2013 "nelle more dell'approfondimento e delle valutazioni in merito ad alcune questioni postesi relativamente alla composizione della Commissione di Gara", lasciando di stucco chi nel frattempo aveva lavorato per la presentazione delle proposte e violando il principio della continuità amministrativa.

"Una ulteriore beffa - ha commentato il CNAPPC - per professionisti che hanno impiegato energia, creatività e tempo nel realizzare i loro progetti per rendere ancora più suggestiva un parte di Roma, già così ricca di monumenti e di architetture uniche. Lascia ancora più amarezza, poi, quasi fosse una vergognosa elemosina l'intenzione della Sovrintendenza, come si legge nella stessa risposta all'interrogazione, di "allestire, entro spazi adeguati, un'esposizione temporanea dei progetti pervenuti, corredata da un catalogo, al fine di conferire al lavoro dei professionisti coinvolti la massima e doverosa visibilità".

La nota del CNAPPC si è conclusa ribadendo un concetto già espresso tante volte negli ultimi anni, che punta all'utilizzo dei concorsi di idee per ridare centralità al progetto. "Anche in questa occasione - conclude il CNAPPC - ribadiamo il nostro impegno per la promozione del concorso quale strumento per innalzare la qualità delle opere pubbliche e private e per far emergere nuovi talenti, nell'ambito dei principi di interesse pubblico, di qualità degli interventi e della concorrenza".

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