Tavolo competitività: armonizzare politiche regionali per liberare gli incentivi ai professionisti

"Benissimo rimuovere gli ostacoli burocratici che bloccano lo sviluppo delle professioni sul territorio, ma poi quando ci caliamo nella realtà delle singole ...

31/07/2015
"Benissimo rimuovere gli ostacoli burocratici che bloccano lo sviluppo delle professioni sul territorio, ma poi quando ci caliamo nella realtà delle singole Regioni incontriamo sensibilità diverse che possono valorizzare o pregiudicare l'accesso agli incentivi, quasi sempre calibrati sulle imprese".

Questo il commento del presidente di Confprofessioni, Gaetano Stella, al termine del secondo tavolo di lavoro "Competitività delle professioni" che si è tenuto lo scorso 22 luglio alla presenza del sottosegretario del Ministero dello Sviluppo Economico, Simona Vicari, e che era stato istituito lo scorso aprile per mettere a punto un modello di sviluppo che rilanci la competitività delle libere professioni sia nel mercato interno che in quello comunitario.

In particolare, all'interno del Tavolo per la competitività delle libere professioni si sarebbero dovute porre le basi per definire dei provvedimenti normativi utili per agevolare l'accesso a fonti di finanziamento sulla falsariga di quanto previsto per i Voucher per la digitalizzazione o per il Fondo di garanzia per le PMI, per snellire le procedure burocratiche che rallentano lo sviluppo delle libere professioni e superare le differenze che allo stato attuale determinano Partite Iva di serie A e di serie B.

Secondo il Presidente di Confprofessioni, il protocollo tra Mise e Regioni dovrebbe armonizzare le politiche di sostegno messe in campo dalle Regioni, attraverso misure e incentivi che possano rafforzare gli studi professionali alla stessa stregua delle PMI. "Ci sono alcune best practices, come Friuli Venezia Giulia e Toscana, che possono rappresentare sicuramente un esempio da seguire - afferma Stella - Al tempo stesso ci sono numerose misure che se effettivamente applicate alle attività professionali, ad esempio il sostegno all'autoimprenditorialità e start up professionali, possono rappresentare una leva competitiva straordinaria per gli studi professionali".

"Le difficoltà che stanno attraversando i professionisti impongono una decisa accelerazione a tutte le misure di promozione e finanziamento degli studi. Le proposte presentate dal sottosegretario Vicari - ha concluso Stella - vanno nella giusta direzione, ma dobbiamo fare in fretta".

Speriamo che la giusta direzione di cui parla Stella non porti verso l'ennesima strada senza uscita.

A cura di Gabriele Bivona
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