Istat: Indici prezzi al consumo giugno 2015

L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Giugno 2015; l'indice dei prezzi al consumo per le fam...

15/07/2015
L'Istat ha comunicato il dato definitivo sull'incremento dell'indice dei prezzi al consumo nel mese di Giugno 2015; l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai ed impiegati si è, dunque, attestato per il mese di giugno 2015 con la nuova base 2010 sul valore di 107,30 con una modesta variazione positiva rispetto a quello del mese precedente.
La variazione mensile è stata del + 0,1 % e quella annua del - 0,1 %. Ai fini della determinazione del trattamento di fine rapporto (TFR) maturato nel periodo tra il 15 Giugno 2015 ed il 14 Luglio 2015, occorre rivalutare la quota accantonata al 31 Dicembre 2014 del + 0,960280 %.
Ricordiamo che a partire dai dati di gennaio 2011, la base di riferimento dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC) e dell'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è il 2010 (la precedente era il 1995).
Il coefficiente di raccordo dalla base 1995 alla base 2010 dell'indice generale dei prezzi al consumo per le Famiglie di Operai e Impiegati (senza tabacchi) è pari a 1,373.

Nel mese di giugno 2015, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,2% sia rispetto al mese precedente sia nei confronti di giugno 2014 (la stima preliminare era + 0,1%), registrando una lieve accelerazione rispetto alla crescita tendenziale rilevata a maggio (+ 0,1%).
L'inflazione acquisita per il 2015 sale a + 0,2 % (era + 0,1 % a maggio).
Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo" è stabile allo 0,6%; stabile anche l'inflazione al netto dei soli beni energetici (+0,8%).
L'aumento su base mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente all'aumento - in larga parte condizionato da fattori stagionali - dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+ 0,4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0 ,2%).

Per quanto concerne le locazioni l'indice annuale, ridotto al 75%, si è attestato al - 0,075 % e l'indice biennale al + 0,150 %.

L'Istat spiega che, nel mese di giugno 2014, per quanto concerne l'indice dei prezzi al consumo per l'intera collettività, gli incrementi congiunturali più significativi si sono verificati nei capitoli Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione e (+ 0,3 % per entrambi), Trasporti (+ 0,2 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche, Servizi sanitari e spese per la salute e Istruzione (+ 0,1 % per tutti e tre).< br />
Variazioni nulle si sono registrate nei quattro capitoli Abbigliamento e calzature, Abitazione acqua elettricità e combustibili, Mobili articli e servizi per la casa e Altri beni e servizi.

Variazioni congiunturali negative si sono verificate nei capitoli Comunicazioni (- 0,4 %) e Bevande alcoliche e tabacchi (- 0,3 %).

Gli incrementi tendenziali più elevati si sono registrate nei capitoli Bevande alcoliche e tabacchi (+ 3,0 %), Istruzione (+ 1,9 %), Servizi ricettivi e di ristorazione (+ 1,6 %), Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+ 1,0 %), ,.

Quelli più contenuti si sono registrati nei capitoli Servuizi sanitari e spese per la salute (+ 0,5 %), Abbigliamento e calzature, Mobili articoli e servizi per la casa, Ricreazione, spettacoli e cultura (+ 0,4 % pr tutti e tre), Altri beni e servizi (+ 0,2 %).

Incrementi tendenziali nulli non si sono registrati in nessun capitolo.

Gli incrementi tendenziali negativi si sono registrati nei capitoli Comunicazioni (- 2,1 %), Trasporti (- 1,6 %) e Abitazione, acqua elettricità e combustibili (- 1,3 %) e.

Nell'ambito delle 20 città capoluogo di regione, gli aumenti tendenziali più elevati dell'indice NIC si sono verificati soltanto nelle città di Milano (+ 0,6 %), Genova e Bolzano (+ 0,5 % per entrambe), Firenze, Torino, Roma e Ancona (+ 0,4 % per tutte e quattro), Aosta e Potenza (+ 0,3 % per entrambe), Napoli, Trieste e L'Aquila (+ 02 % per tutte e tre), Trento, Cagliari e Bari (+ 0,1 % per tutte e tre), mentre nelle città altre città sono tutti negativi e precisamente a Palermo (- 0,1 %), a Perugia (- 0,2 %), a Catanzaro (- 0,3 %), a Venezia (- 0,6 %) a Bologna (- 0,7 %).

I prossimi indici saranno pubblicati l'11 Agosto 2015.
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