Il CdM conferma stati di emergenza

Il Consiglio dei Ministri n. 89 del 6 novembre 2015 ha approvato alcune dichiarazioni di stato di emergenza per i danni connessi al dissesto idrogeologico e ...

10/11/2015
Il Consiglio dei Ministri n. 89 del 6 novembre 2015 ha approvato alcune dichiarazioni di stato di emergenza per i danni connessi al dissesto idrogeologico e per quelli relativi agli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati negli ultimi mesi.

In particolare, il CdM ha approvato la dichiarazione di stato di emergenza:
  • per contrastare i danni causati dal grave movimento franoso che si è verificato nel Comune di Calatabiano (Ct) lo scorso 24 ottobre e il danneggiamento dell'acquedotto Fiumefreddo, principale fonte idrica del Comune di Messina;
  • per fare fronte ai danni causati dagli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati:
    • nel territorio della provincia di Siena nei giorni 24 e 25 agosto 2015;
    • nel territorio della provincia di Genova nei giorni 13 e 14 settembre 2015;
    • nel territorio della regione Campania (Provincia di Benevento e zone limitrofe) dal 14 al 20 ottobre 2015.
Al fine di consentire il proseguimento delle operazioni di protezione civile tese a fronteggiare ulteriori danni causati da avversità atmosferiche, sono stati prorogati stati d'emergenza già dichiarati in Abruzzo (febbraio e marzo 2015) e nel territorio delle Province di Firenze, Arezzo, Lucca, Massa Carrara, Prato e Pistoia (5 marzo 2015).

Soddisfatto il Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti che ha commentato ""Una decisione che porterà ai comuni danneggiati 2,6 milioni di euro. È il frutto di un grande lavoro che ha portato al raggiungimento di un risultato non affatto scontato. Ci teniamo a ringraziare il capo dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e i suoi uomini. Questi primi finanziamenti, che si aggiungono al milione già stanziato dalla Giunta regionale nei giorni successivi agli eventi alluvionali, serviranno a coprire i costi dell'emergenza relativa alle strade invase dai tronchi, agli impianti in tilt e agli edifici pubblici dei comuni danneggiati".

Quando si danno certe notizie, ci si chiede sempre a quanto ammontano i costi che gli Italiani si sono dovuti sobbarcare per far fronte a delle situazioni di emergenza che si sarebbero potute evitare se il concetto di prevenzione fosse stato realmente compreso da chi ha governato il Paese.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it
     
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