Piano Casa Liguria: il Governo impugna la Legge 22 dicembre 2015, n. 22

Il Consiglio dei Ministri n. 104 del 19 febbraio 2016 ha deliberata l’impugnativa della Legge Regione Liguria 22 dicembre 2015, n. 22 recante  “Modifiche all...

22/02/2016

Il Consiglio dei Ministri n. 104 del 19 febbraio 2016 ha deliberata l’impugnativa della Legge Regione Liguria 22 dicembre 2015, n. 22 recante  “Modifiche alla legge regionale 3 novembre 2009, n. 49 (Misure urgenti per il rilancio dell’attività edilizia e per la riqualificazione del patrimonio urbanistico – edilizio)”.

A giudizio del Governo alcune disposizioni della legge, consentendo interventi edilizi in aree tutelate senza prevedere il necessario rispetto delle procedure previste dalla legge statale e dall’ordinamento comunitario, violano la competenza legislativa esclusiva statale in materia di tutela dell’ambiente e di tutela del paesaggio, di cui all’articolo 117, primo e secondo comma, lett. s), della Costituzione.

Altre disposizioni, riguardanti l’approvazione di varianti da parte della Regione senza le prescritte autorizzazioni paesaggistiche, violano l’art. 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, che riserva allo Stato la potestà legislativa in materia di tutela del paesaggio.

Ma per il presidente della Regione Giovanni Toti il piano casa va avanti in quanto “Le rilevazioni si riferiscono ad aspetti non sostanziali della legge, ma a richieste di precisazioni di natura tecnica. Il Governo parla di risolvere i problemi della disoccupazione e della stagnazione economica e poi quando le Regioni lavorano con buon senso, mette i bastoni tra le ruote agli amministratori locali”.

L’impugnativa del Governo nei confronti del Piano Casa non ha comunque messo in discussione la legge nel suo complesso - aggiunge l’assessore all’Urbanistica Marco Scajola - abbiamo lavorato per mesi, confrontandoci con il territorio e tutte le categorie, facendo un lavoro prezioso, finalizzato a rilanciare una Liguria in ginocchio e a dare speranza a tante famiglie. La demagogia e l’ostilità dei signori del no e della sinistra compatta non fermeranno la nostra volontà di cambiare la nostra regione e di farla uscire dall’immobilismo che l’ha caratterizzata negli ultimi 10 anni. Andremo avanti con senso di responsabilità e determinazione”.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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