Bando Isi 2015: oltre 275 milioni di euro per il miglioramento della sicurezza nei luoghi di lavoro

Dall'1 marzo 2016 fino alle ore 18.00 del 5 maggio 2016 sarà possibile inviare la domanda per l'accesso ai fondi INAIL per il miglioramento dei livelli di sa...

16/02/2016

Dall'1 marzo 2016 fino alle ore 18.00 del 5 maggio 2016 sarà possibile inviare la domanda per l'accesso ai fondi INAIL per il miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.

Lo prevede il bando ISI 2015 con il quale l'INAIL finanzia in conto capitale le spese sostenute per progetti di miglioramento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. I destinatari degli incentivi sono le imprese, anche individuali, iscritte alla Camera di commercio, industria, artigianato ed agricoltura.

Fondi a disposizione

Per il 2016 sono disponibili 276.269.986,00 euro per finanziamenti a fondo perduto che vengono assegnati fino a esaurimento, secondo l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Il contributo, pari al 65% dell’investimento, per un massimo di 130.000 euro, viene erogato a seguito del superamento della verifica tecnico-amministrativa e la conseguente realizzazione del progetto ed è cumulabile con benefici derivanti da interventi pubblici di garanzia sul credito (es. gestiti dal Fondo di garanzia delle Pmi e da Ismea).

Prima fase: inserimento online del progetto

Dall'1 marzo 2016, fino alle ore 18.00 del 5 maggio 2016 sarà possibile accedere alla specifica sezione del sito Inail (clicca qui) per la compilazione della domanda, che consente di:

  • effettuare simulazioni relative al progetto da presentare;
  • verificare il raggiungimento della soglia di ammissibilità;
  • salvare la domanda inserita;
  • effettuare la registrazione della propria domanda.

Seconda fase: inserimento del codice identificativo

Dal 12 maggio 2016 le imprese che hanno raggiunto o superato la soglia minima di ammissibilità prevista e salvato definitivamente la propria domanda, effettuandone la registrazione attraverso l’apposita funzione presente in procedura tramite il tasto “invia”, possono accedere all’interno della procedura informatica ed effettuare il download del proprio codice identificativo che le identifica in maniera univoca.

Terza fase: invio del codice identificativo (click-day)

Le imprese possono inviare attraverso lo sportello informatico la domanda di ammissione al contributo, utilizzando il codice identificativo attribuito alla propria domanda. La data e gli orari di apertura e chiusura dello sportello informatico per l’invio delle domande sono pubblicati sul sito Inail a partire dal 19 maggio 2016.

Destinatari

Possono accedere ai fondi le imprese anche individuali iscritte alla CCIAA; sono escluse dalla partecipazione le imprese ammesse a contributo relativamente agli avvisi pubblici ISI 2012, 2013, 2014 e le imprese che hanno già ottenuto l’anticipazione o l’erogazione del contributo del BANDO FIPIT 2014. Le imprese che hanno ottenuto il provvedimento di ammissione al BANDO FIPIT 2014 potranno essere ammesse previa rinuncia.

Contributo

È previsto un contributo in conto capitale pari al 65% delle spese ammesse per un limite massimo di 130.000 euro e un limite minimo di 5.000 euro (Per le imprese fino a 50 dipendenti che presentano progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale non è fissato il limite minimo di contributo.)

Per i progetti che comportano un contributo pari o superiore a 30.000 euro può essere richiesta un’anticipazione fino al 50% dell’importo del contributo, previa costituzione di garanzia fideiussoria (pari all’importo dell’anticipazione maggiorato del 10%).

Progetti da finanziare

Le imprese possono presentare un solo progetto, per una sola unità produttiva su tutto il territorio nazionale, riguardante una sola tipologia tra quelle sotto indicate:

  • progetti di investimento;
  • progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale;
  • progetti di bonifica da materiali contenenti amianto.

Spese ammissibili

Sono ammesse tutte le spese accessorie, strumentali, funzionali indispensabili per la realizzazione del progetto. Eventuali spese tecniche sono ammesse entro i limiti specificati negli Allegati all’Avviso Pubblico. Non si considerano spese tecniche le spese di consulenza per la redazione, gestione ed invio telematico della domanda. Le spese devono essere sostenute dall’impresa richiedente i cui lavoratori e/o titolare beneficiano dell'intervento e documentate.

Spese non ammissibili

Non sono ammesse a contributo le spese relative a:

  • dispositivi di protezione individuale ai sensi dell’art. 74 del D. Lgs. 81/2008 (fatta eccezione per i progetti riguardanti gli ambienti confinati di cui all’Avviso Pubblico 2015, Allegato 1, Tabella 2, Sezione 3, lettera b);
  • veicoli, aeromobili e imbarcazioni non compresi nel campo di applicazione del D. Lgs. 17/2010;
  • impianti per l’abbattimento di emissioni o rilasci nocivi all’esterno degli ambienti di lavoro, o comunque qualsiasi altra spesa mirata esclusivamente alla salvaguardia dell’ambiente;
  • hardware, software e sistemi di protezione informatica fatta eccezione per quelli dedicati all’esclusivo funzionamento di impianti o macchine oggetto del progetto di miglioramento delle condizioni di salute e sicurezza;
  • mobili e arredi (scrivanie, armadi, scaffalature fisse, sedie e poltrone, ecc.);
  • ponteggi fissi.
  • trasporto del bene acquistato;
  • sostituzione di macchine di cui l’impresa richiedente il contributo non ha la piena proprietà;
  • ampliamento della sede produttiva con la costruzione di un nuovo fabbricato o con ampliamento della cubatura preesistente;
  • consulenza per la redazione, gestione ed invio telematico della domanda di contributo;
  • adempimenti inerenti la valutazione dei rischi di cui agli artt. 17, 28 e 29 del D. Lgs. 81/2008 e s.m.i.;
  • interventi da effettuarsi in luoghi di lavoro diversi da quelli nei quali è esercitata l’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda;
  • manutenzione ordinaria degli ambienti di lavoro, di attrezzature, macchine e mezzi d’opera;
  • adozione e/o certificazione e/o asseverazione dei progetti di tipologia 2 (progetti per l’adozione di modelli organizzativi e di responsabilità sociale) relativi ad imprese senza dipendenti o che annoverano tra i dipendenti esclusivamente il datore di lavoro e/o i soci;
  • compensi ai componenti degli Organismi di vigilanza nominati ai sensi del D. Lgs. 231/2001;
  • acquisizioni tramite locazione finanziaria (leasing);
  • acquisto di beni usati;
  • acquisto di beni indispensabili per avviare l’attività dell’impresa;
  • costi del personale interno: personale dipendente, titolari di impresa, legali rappresentanti e soci;
  • costi autofatturati.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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