Nuovo Codice Appalti: l’Audizione di Graziano Delrio

Le Commissioni riunite Ambiente di Camera e Senato, presso la Sala del Mappamondo, hanno svolto l’audizione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti...

31/03/2016

Le Commissioni riunite Ambiente di Camera e Senato, presso la Sala del Mappamondo, hanno svolto l’audizione del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, nell'ambito dell'esame dello schema di decreto legislativo recante disposizioni per l'attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE sull'aggiudicazione dei contratti di concessione, sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.

Con questa seconda audizione dopo quella della settimana scorsa del presidente dell’ANAC Raffaele Cantone (leggi articolo) si sono concluse le audizioni propedeutiche all’espressione del parere da parte delle commissioni di Camera e Senato che dovranno entro il 6 aprile emanare il proprio giudizio sullo schema di decreto legislativo.

Nell’audizione di ieri del Ministro Graziano Delrio, a differenza di quella del Presidente Cantone non c’è stata una relazione iniziale dell’audito ma soltanto alcuni interventi dei deputati e senatori componenti le due commissioni cui hanno fatto seguito le scarne risposte del Ministro Delrio che ha dato la sensazione che i giochi siano ormai fatti e che il Governo attende la scadenza del 18 aprile per varare il definitivo decreto legislativo che sarà pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale certamente entro la fine del mese di aprile.

Nel corso dell’audizione, la cui registrazione è riportata al piede della presente notizia, durata circa un’ora nei primi 50 minuti sono intervenuti i deputati Claudia Mannino (M5S), Salvatore Matarrese (SCPI), Roger De Menech (PD), Massimiliano Manfredi (PD) ed i senatori Marco Filippi (PD), Andrea Cioffi (M5S), Salvatore Margiotta (PD), Maurizio Rossi (Misto), Serena Pellegrini (SEL) mentre negli ultimi 10 minuti ha risposto il Ministro Delrio.

In tutti gli interventi sono state esposte le perplessità già manifestate nel corso della precedente audizione del Presidente Cantone.

Il Ministro Graziano Delrio, rispondendo agli interventi dei componenti delle due commissioni di Camera e Senato, ha precisato che lo schema di decreto legislativo si muove all’interno dei paletti posti dalla legge delega e dalle tre direttive europee su appalti e concessioni ma non ha risposto in maniera puntuale ad alcune osservazioni dei deputati e senatori e ha affermato che è giusto pensare che qualche aggiustamento sarà necessario dopo che nel primo anno di applicazione si osservino i problemi e si valutino, quindi, le necessità di alcune modifiche. Per il Ministro una scelta del tutto coraggiosa è stata quella dell’abolizione del Regolamento che può creare qualche perplessità o qualche paura per la fase transitoria.

Per quanto concerne il discusso tema del subappalto il Ministro ha precisato che “Il Governo non ha nessuna difficoltà a reintrodurre soglie, se la Commissione o il Parlamento lo chiedono" aggiungendo che "Per noi non è un problema, assolutamente".

In riferimento al tema della centralità del progetto sollevato da più di uno degli intervenuti, il Ministro ha prima detto che la centralità della progettazione non è un elemento aleatorio in quanto è stato costituito un fondo alla centralità del progetto ed ha, anche, precisato che si può dare più organicità al testo aggiungendo nella conclusione del suo intervento “Mi rendo conto che rispetto alle aspettative sulla centralità del progetto, forse, abbiamo un po’ deluso. Faccio un mea culpa. Pensavo ad una migliore reazione perché credo che questa sia una chiave di successo di questo codice degli appalti. Adesso vediamo se riusciamo a lavorarci meglio se avete suggerimenti li accogliamo ma a noi sembrava di aver fatto un buon lavoro ma evidentemente siamo stati molto ottimisti. Però credo anch’io che la centralità del progetto, la qualità del progetto e le società di progettazione siano tutte risorse assolutamente straordinarie che vanno messe in ordine, in fila, e quindi la disponibilità da parte nostra a lavorare su questo argomento c’è tutta. Certamente vogliamo essere coerenti rispetto al mandato che ci avete dato e su questo argomento non vogliamo essere omissivi”.

La conclusione che possiamo trarre da questa seconda audizione è che il Governo, se lo riterrà opportuno, terrà conto di alcune delle osservazioni che arriveranno dalle Commissioni di Camera e Senato che, a quanto pare, predisporranno entro il 6 aprile o un documento congiunto o un documento identico ma che voglia rispettare la scadenza del 18 aprile con le ovvie limitazioni dovute all’esiguo tempo a disposizione.

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