Terremoto centro-Italia: Anac Invitalia e Commissario firmano il protocollo di legalità sugli appalti

Il Presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, e l'Amministratore Delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, hanno firmato ieri al Viminale, alla presenza del Minis...

29/12/2016

Il Presidente dell'Anac, Raffaele Cantone, e l'Amministratore Delegato di Invitalia, Domenico Arcuri, hanno firmato ieri al Viminale, alla presenza del Ministro Marco Minniti e insieme al Commissario del Governo per la ricostruzione nelle zone terremotate Vasco Errani, un protocollo di intesa per l’esercizio dei compiti di sorveglianza e di garanzia della trasparenza e della correttezza delle procedure connesse alla ricostruzione pubblica dopo il sisma del centro Italia.

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Come è noto, Invitalia è stata designata dalla legge 229/2016 centrale unica di committenza per tutte le gare relative a opere pubbliche. L’accordo ha efficacia già da ieri ed all’articolo 3 dello stesso è precisato che, al fine di permettere un’adeguata vigilanza delle procedure connesse alla riparazione/ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali nonché di consentire la verifica, in via preventiva, della legittimità dei relativi atti afferenti all’affidamento e all’esecuzione dei contratti, Invitalia dovrà fornire al Presidente dell’ANAC:

  • le proposte di determina a contrarre prodromiche all’avvio delle procedure di affidamento di contratti pubblici;
  • i bandi di gara/lettere di invito/request for proposal;
  • i disciplinari di gara;
  • i capitolati;
  • gli schemi di contratto;
  • i provvedimenti di nomina dei commissari e di costituzione della commissione giudicatrice;
  • gli atti del subprocedimento di verifica e di esclusione delle offerte anormalmente basse;
  • i provvedimenti di aggiudicazione;
  • le perizie di variante (atti aggiuntivi e di sottomissione e annesse relazioni), impregiudicati gli obblighi di comunicazione di cui all’art. 106, commi 8 e 14, del D.Lgs. 50/2016;
  • le proposte di risoluzione contrattuale o altri atti in autotutela.

Nell’articolo 7 è, poi, precisato che non sono sottoposti a verifica preventiva di legittimità gli atti riferiti a:

  • affidamenti di importo inferiore ad euro 40.000,00 (quarantamila) disposti direttamente ex art. 36, comma 2, lett. a) del D.Lgs. n. 50/2016;
  • affidamenti di lavori di importo pari o superiore ad euro 40.000 (quarantamila) e inferiore ad euro 150.000 (centocinquantamila) mediante procedura negoziata ex art. 36, comma 2, lett. b) del D.Lgs. n. 50/2016;
  • affidamenti di forniture e servizi di importo inferiore ad euro 50.000 (cinquantamila) mediante procedura negoziata ex art. 36, comma 2, lett. b), del D.Lgs. n. 50/2016;
  • perizie di variante di importo inferiore al 5% di quello del contratto originario e comunque non superiore ad euro 50.000,00 (cinquantamila);
  • riserve iscritte in contabilità, relazione riservata del direttore dei lavori e relazione del responsabile del procedimento;
  • atti di affidamento di contratti di concessione che non prevedano il riconoscimento, in favore del concessionario, di un prezzo ovvero garanzie o ulteriori meccanismi di finanziamento ai sensi e per gli effetti dell’art. 165 del D.Lgs. n. 50/2016, e relativi contratti;
  • accordi con amministrazioni pubbliche o organismi di diritto pubblico, comunque denominati;
  • sospensioni contrattuali;
  • gravi inadempimenti e gravi ritardi ascrivibili a responsabilità dell’appaltatore;
  • violazioni di eventuali protocolli di legalità e integrità.

"Questo Protocollo - ha sottolineato Vasco Errani - va a completare un impianto già forte in grado di affrontare una ricostruzione che si prospetta molto impegnativa e difficile, mettendo al centro legalità e trasparenza. Il rischio di infiltrazioni non si può annullare, c’è e ci sarà visto anche l'ampio campo di interventi e le risorse pubbliche investite, ma il messaggio che lanciamo è molto chiaro: saremo fermissimi, avremo gli strumenti per perseguire eventuali illeciti. Questa per me è una precondizione essenziale della ricostruzione".

"La struttura di missione - ha detto il Presidente dell’Anac, Raffaele Cantone - si occuperà delle verifiche antimafia, l’Anac della prevenzione dei fenomeni corruttivi: questo protocollo d’intesa, in pratica, consentirà di chiudere il cerchio dei controlli evitando infiltrazioni criminali e corruzione. Per questa ragione si è deciso di replicare il modello già adoperato per Expo e altre opere pubbliche, che ha prodotto buoni risultati, impiegando lo stesso gruppo di lavoro e puntando sull'esperienza maturata dalla Guardia di Finanza".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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