Regione Lazio, stanziati 2,4 milioni di euro per la valorizzazione del patrimonio culturale

Va avanti l’impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale del Lazio: in particolare la Regione mette a disposizione 2,4mln di euro ai Comuni delle c...

26/01/2017

Va avanti l’impegno per la valorizzazione del patrimonio culturale del Lazio: in particolare la Regione mette a disposizione 2,4mln di euro ai Comuni delle città di fondazione, cioè ai centri urbani fondati durante il periodo fascista e che presentano caratteristiche peculiari legate alle teorie urbanistiche dell'epoca: Latina, Sabaudia, Pontinia, Aprilia, Pomezia, Colleferro.

Ecco per cosa possono essere investiti i fondi: dalla riqualificazione di edifici dell’architettura razionalista agli interventi di adeguamento di spazi e servizi legati ad attività ed eventi culturali e ricreativi.

Sei le proposte progettuali presentate dai Comuni e, che hanno ottenuto i finanziamenti regionali: i progetti sono stati illustrati nello spazio culturale Moby Dick alla Garbatella dal presidente, Nicola Zingaretti e dall’assessore alla Cultura e Politiche Giovanili, Lidia Ravera.

Ecco in particolare i progetti previsti:

Aprilia: Ristrutturazione e allestimento dell’area esterna del mercato coperto di fondazione e realizzazione della Piazza delle Erbe;
Latina: Adeguamento degli spazi culturali, espositivi e ricreativi della Biblioteca comunale Aldo Manuzio (ex Albergo Italia);
Pomezia: Adeguamento immobile utilizzato da servizi comunali ad archivio storico comunale e centro documentazione e promozione del territorio;
Pontinia: Adeguamento funzionale del Padiglione ex Torre idrica e realizzazione di uno spazio culturale e di accoglienza;
Sabaudia: Illuminazione degli edifici del centro cittadino con le luci di Vittorio e Francesca Storaro. Ulteriore adeguamento dell’edificio ex Poste a centro documentazione Angiolo Mazzoni;
Colleferro: Potenziamento e valorizzazione del mercato coperto comunale.

La conoscenza, il recupero e la valorizzazione delle città di fondazione fa parte di una più estesa azione intrapresa dalla Regione Lazio sul tema del patrimonio architettonico moderno. Oltre alle attività di carattere strutturale e alla canonica attività di valorizzazione territoriale, la Regione ha coinvolto i sei Comuni per progettare nuove strategie e attività da promuovere all’interno delle strutture funzionalmente adeguate, e per sviluppare un sistema coordinato di offerta culturale, anche attraverso la creazione di una rete stabile e integrata di laboratori, sedi espositive, atelier, officine che animino la vita culturale locale con iniziative di spessore internazionale (legate anche a summer school).

La Regione ha inoltre raccolto un esteso materiale documentario e reso disponibile alla consultazione degli studiosi e degli operatori come supporto alle elaborazioni ed alla progettualità.

L'architettura razionalista, che è così presente nella nostra regione è una immensa ricchezza: storica, architettonica e che è assolutamente giusto valorizzare". Queste le parole del presidente, Nicola Zingaretti, che ha aggiunto "Quello a cui abbiamo guardato è la necessità di dare ai cittadini dei luoghi urbani belli, fruibili e soprattutto di promuovere questi luoghi per indicare una via dello sviluppo, quella del turismo e quella della fruizione urbana ai fini di una maggiore promozione territoriale. Abbiamo recuperato anche da questo punto di vista dei luoghi meravigliosi, spesso o abbandonati o non valorizzati. È un modo concreto per essere vicini ai comuni del Lazio e farlo adesso, in tempi di crisi, è una piccola grande rivoluzione che rimette al centro la bellezza e la voglia di scoprire quante opportunità ci sono in questo territorio”.

Sono sei progetti legati alle città di fondazione di cui tutti parlano, ma che nessuno è andato realmente a vedere". Ha affermato Lidia Ravera, assessore alla Cultura, che ha aggiunto "Sono progetti che nascono da un'idea che mette la popolazione e i cittadini al centro dell'estetica. Sono dei luoghi non solo da recuperare, perché sono dei capolavori del razionalismo, ma anche luoghi di incontro, spazi multimediali, dove organizzare seminari, summer school, dove la gente può scambiarsi idee, luoghi che si trasformano anche in biblioteche, dove fare anche spettacolo dal vivo, perché questa è sempre stata la scelta politica di fondo che abbiamo fatto in questi quattro anni per illuminare i capolavori nascosti della nostra regione".

A cura di Ufficio Stampa Regione Lazio

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