Energia eolica e solare coprono il 14% della domanda elettrica

Nei primi nove mesi del 2016 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non programmabili (eolico e solare) ha coperto il 14% della domanda di e...

10/01/2017

Nei primi nove mesi del 2016 la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili non programmabili (eolico e solare) ha coperto il 14% della domanda di energia elettrica nazionale.

Lo ha evidenziato l'Enea nella consueta analisi del sistema energetico italiano relativa al III trimestre 2016 in cui ha evidenziato il massimo storico registrato per le FER a fronte di un calo dei consumi di energia primaria (-2%) e delle emissioni di CO2 (-3%) rispetto allo stesso periodo del 2015 mentre la quota di energia elettrica prodotta da tutte le fonti green si conferma intorno al 41%.

"L'analisi - spiega Francesco Gracceva, dell'Unità Studi e Strategie ENEA, responsabile del gruppo di ricerca che cura l'analisi - evidenzia una novità rilevante rispetto al trend degli ultimi anni, ovvero la diminuzione dei consumi e delle emissioni, pur in presenza di un lieve aumento del PIL. Si tratta di un'inversione di tendenza perché fino ad oggi, l'Italia è stato il solo Paese, tra le maggiori economie Ue, in cui un contributo significativo alla riduzione delle emissioni è venuto dalla crisi.

"Con questo trend - continua Gracceva - a fine anno si stima una riduzione delle emissioni del 29% rispetto al 2005, in linea con gli obiettivi di riduzione fissati per il 2020 dalla SEN e con i target in discussione per il 2030".

Secondo l'analisi dell'Enea è migliorato anche l'Indice Sicurezza energetica, PRezzo Energia e Decarbonizzazione (ISPRED) che ha raggiunto il valore storico degli ultimi 5 anni, pari a 0,62. "Questo dato - sottolinea Gracceva - è però frutto di due andamenti contrapposti: da un lato la riduzione delle emissioni di CO2 e la conseguente decarbonizzazione del sistema, e dall'altro, il peggioramento dell'indicatore relativo ai prezzi".

In allegato l'analisi completa dell'Enea.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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