Codice dei contratti: Audizione di Fabrizio Curcio ed Vasco Errani

Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle ipotesi di modifica della nuova disciplina sui contratti pubblici, il giorno 7 febbra...

10/02/2017

Nell'ambito dell'indagine conoscitiva sullo stato di attuazione e sulle ipotesi di modifica della nuova disciplina sui contratti pubblici, il giorno 7 febbraio scorso presso le due Commissioni riunite Ambiente della Camera dei Deputati e Lavori Pubblici del Senato si è svolta audizione, , del Capo Dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, e del Commissario straordinario del Governo per la ricostruzione nei territori del centro Italia colpiti dagli eventi sismici del 2016, Vasco Errani.

Fabrizio Curcio ha consegnato un’articolata relazione in cui ha dato, in verità, poco spazio alle possibili modifiche al Codice dei contratti se non per riaffermare che l'impianto delle modifiche a suo tempo proposte dal Dipartimento della Protezione Civile si poneva l'intento di focalizzare alcuni punti sostanziali:

  • affrontare analiticamente il tema nelle due dimensioni temporali, distinguendo le misure e le procedure da applicare in relazione alle specificità dei due momenti: l'immediatezza dell'evento, che può avere anche una dimensione territoriale ristretta (come una esondazione localizzata) sfociata nelle disposizioni contenute nell'art. 163 limitato, però, agli eventi di emergenza di livello nazionale, e non anche regionale e comunale (come da noi ritenuto opportuno) e gli interventi di superamento dell'emergenza pianificati a seguito di un evento di grande entità (emergenza di rilievo nazionale), da ricondursi alle disposizioni contenute nell'articolo 63, dove, tuttavia, il riferimento, confermato anche dal Consiglio di Stato, è rimasto implicito contribuendo, forse, in tal modo, all'ampliamento indesiderato di quell'area di incertezza che oggi, talvolta, rallenta l'azione concreta in caso di emergenza;
  • proporre procedure direttamente applicabili, fornendo una traccia operativa che consenta di operare con immediatezza, senza bisogno di attendere l'intervento di atti specifici, ma allo stesso tempo responsabilizzando in modo pieno gli operatori circa la valutazione delle circostanze che giustificano il ricorso alle procedure di emergenza;
  • valutare l'opportunità di introdurre un meccanismo lineare di attività immediata e controlli successivi, chiarendo i meccanismi e le procedure per la gestione amministrativa della contrattualistica di emergenza anche nei casi in cui, dai controlli successivi, possano emergere problematiche e criticità, ispirandosi ad istituti già presenti nell'ordinamento (codice antimafia), prevedendo, anche, l'eventualità di uno specifico coinvolgimento della Autorità Nazionale anti corruzione (ANAC);
  • affrontare il tema sia sotto il profilo dei lavori che sotto il profilo delle acquisizioni di servizi e forniture, aspetti altrettanto, se non addirittura maggiormente, cruciali in occasione di emergenze.

Nel suo intervento, Vasco Errani ha precisato, poi, che, sapendo leggere quando c’è e cos’è un’emergenza e gli interventi connessi all’emergenza stessa, è possibile affermare che si tratta di un percorso di ricostruzione che deve entrare nella nostra cultura anche per quanto riguarda i tempi. Ha, anche, aggiunto, riferendosi al terremoto del centro-Italia, che, considerando l’ampiezza del problema è possibile affermare che ci troviamo di fronte alla più grande emergenza anche dimensionale di danni degli ultimi 100 anni con un percorso di una difficilissima ricostruzione. Occorre, quindi, evocare una nuova sintesi tra l’ordinarietà e l’emergenza. La dimensione del problema relativo al terremoto del centro-Italia pone alcune scelte in riferimento a deroghe per raggiungere obiettivi precisi attraverso un pieno rapporto di coinvolgimento e di collaborazione con l’ANAC. Dobbiamo riaprire nell’anno scolastico 2017/18 21 scuole subito ed altre nei prossimi mesi. La risposta non può che essere quella di una procedura negoziata accelerata che ci consenta di raggiungere questo obiettivo affermando comunque quei principi forti che stanno nel codice relativi all’Albo delle imprese, all’Anagrafe antimafia, all’Anagrafe dei professionisti, consentono binari dinamiche, comunque, trasparenti e controllate.

Il allegato la relazione di Fabrizio Curcio.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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