Appalti in Sicilia, gare scese del 50%

La denuncia dell’Ance parte dal rapporto dell’Osservatorio sui bandi di gara pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione, che per il 2016  registra un ...

14/04/2017

La denuncia dell’Ance parte dal rapporto dell’Osservatorio sui bandi di gara pubblicati sulla Gazzetta ufficiale della Regione, che per il 2016  registra un crollo di oltre 56 punti percentuali rispetto alle 220 gare del 2015. "In Sicilia dal 2007 - denuncia l’Ance - si sono persi oltre centomila posti di lavoro e chiuse migliaia di imprese".

La tendenza costante negli ultimi anni della Finanziaria sembra essere quella di aumentare le spese correnti e improduttive dirottando risorse economiche per le voci dello sviluppo economico a quelle degli stipendifici e delle clientele elettorali".

A denunciare lo stato di crisi del settore è l’associazione dei costruttori siciliani, che ha deciso di lanciare un appello al Capo dello Stato, Sergio Mattarella, affinché intervenga nella crisi che negli ultimi anni sta investendo il settore edile, e sulle scarse risposte legislative che arrivano dalla politica siciliana verso il settore edile.

Secondo i dati inviati dall’Ance al Quirinale, la perdita lavorativa del settore nel  2007 è valutabile in oltre centomila posti di lavoro conseguentemente alla chiusura di migliaia di imprese. Le province più colpite sono Siracusa (-85,71 per cento di gare e -77 per cento di importi); Caltanissetta (-84,62 di gare e -75,12 di importi), seguite da Palermo (-54,39 di gare e -57,24 di importi) e Catania (-53,13 di gare e -56,80 di importi).

Nel complesso, il confronto con l’inizio della crisi e del danno arrecato al settore delle costruzioni,: rispetto al 2007 riporta un negativo di 92 punti per numero di gare (erano state 1.238) e -88 per cento per importi (1 miliardo e 269 milioni di euro). In termini di cifre, il comparto siciliano delle infrastrutture , con 1.142 gare in meno nel 2016 ha avuto una perdita di 1 miliardo e 142 milioni di euro rispetto al 2007.

Rispetto al 2015, a subire la contrazione sono stati gli Iacp (-80 per cento), la Protezione civile(-66,67punti percentuali), gli enti locali (-64,34), le Province regionali (-40),le Asp (-16,67), l’Amap (-12,50).

Nella denuncia dell’Ance a Mattarella, in previsione dell’esame della Finanziaria, previsto per il prossimo martedì 18 aprile punta il dito sui fondi Fas, spesi l’anno scorso solo per garantire gli stipendi, invece di destinarli alle infrastrutture. "Una distrazione in Bilancio - secondo l’Ance - che sta creando una asfissia lavorativa in un settore economico che da impulso alla forza lavorativa siciliana composta di siciliani onesti".

"Cifre che si commentano da sole. E mi chiedo – dice il presidente dell’Ance Sicilia, Santo Cutrone - con quale faccia i politici pensano di ripresentarsi alla prossima tornata elettorale per le Regionali con questi dati sul lavoro in Sicilia".

Il Comitato di presidenza dell’Ance Sicilia, riunitosi a Caltanissetta fa sapere attraverso comunicato "che ha deciso di convocare la Consulta regionale delle costruzioni (che comprende tutte le associazioni degli imprenditori e dei professionisti e i sindacati) per lanciare un estremo appello al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, affinché intervenga per l’urgente ripristino delle normali condizioni di gestione della collettività da parte delle istituzioni democratiche".

A cura di Arch. Salvo Sbacchis

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