Cantieri 4.0: in esame il decreto che obbliga le P.A. al BIM

Più che raddoppiati nel 2016 i progetti pubblici e privati gestiti con strumenti BIM. In rapida ascesa le richieste di gestione digitale per progettazione e ...

25/05/2017

Più che raddoppiati nel 2016 i progetti pubblici e privati gestiti con strumenti BIM. In rapida ascesa le richieste di gestione digitale per progettazione e cantieri. Una rivoluzione chiamata (BIM) «Building information modeling» sia nel pubblico che nel privato, si sta facendo sempre più largo nella gestione dei cantieri. Crescita che sta coinvolgendo sia i maggiori cantieri privati e quelli dei settori delle Pubbliche Amministrazioni.

A renderlo noto sarà uno studio della Anafyo società di engineering che presenterà i dati a Roma presso la sede dell’Ance. Si tratta del secondo rapporto sulla diffusione del BIM in Italia. Compito del BIM è quello di gestire i processi costruttivi, permettendo a tutti i soggetti impegnati in un progetto (architetti, strutturisti, impiantisti, costruttori) di collaborare senza diaframmi e in tempo reale, su uno stesso progetto per via telematica.

BIM e digitalizzazione dell'ambiente costruito

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Building Information Modelling e la digitalizzazione del settore delle costruzioni

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Attraverso il BIM, e l’avvio di procedure automatizzate Cantieri «4.0», si potranno prevenire errori, scovare nuove soluzioni, dettagliare  le fasi di manutenzione, risparmiando tempi e costi di realizzazione e gestione.

Nel 2016 - secondo Anafyo - il valore degli appalti che sono ricorsi al BIM è salito a quota 2,6 miliardi, contro un miliardo dell’anno prima. “Due gli aspetti positivi, il primo - sottolinea Edoardo Accettulli, curatore dello studio - è la crescita di una volta e mezza in 12 mesi; la seconda, il miglioramento della qualità delle richieste formulate dai soggetti appaltanti, passate da formule generiche a formule più specifiche”. Secondo lo studio, l’80% della domanda per le procedure BIM è più  concentrata al Nord, con dati rilevanti anche al Sud; come il Campus di Potenza del valore di 23 milioni completamente gestito attraverso il BIM. Tra i “grossi” lavori in BIM, l’appalto da 1,3 miliardi per il cantiere del traforo del Brennero. In percentuale, il 4o% di BIM è rappresenta da infrastrutture; il 29% da uffici;,

Il 22% da ospedali e il 4% da scuole

Una novità nel campo dei lavori pubblici potrebbe arrivare dal decreto del  ministero delle lnfrastrutture in attuazione del Codice appalti che potrebbe emanare una road map di obblighi. La commissione incaricata dell’esame, potrebbe infatti, porre vincoli per il  2019 ai lavori di grande importo e a una fascia di piccoli appalti.

Tutto allo studio per ora. Tra i nodi principali da sciogliere per il BIM il riferimento alle norme tecniche dell’Uni; l’utilizzo del BIM da parte delle stazioni appaltanti che andrebbero agganciate a un certo livello di qualificazione delle Pa.

A cura di Salvo Sbacchis

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