Servizi di Ingegneria e Architettura: mercato in crescita ma poco spazio per liberi professionisti

Nonostante i dati sulle gare di progettazione parlino di una "ripresa" del mercato dei servizi di ingegneria e architettura in Italia, i liberi professionist...

06/07/2017

Nonostante i dati sulle gare di progettazione parlino di una "ripresa" del mercato dei servizi di ingegneria e architettura in Italia, i liberi professionisti sono sempre più ai margini di una società che non gli riconosce più il loro valore sociale.

A dimostrarlo è l'ultimo rapporto elaborato dal Centro Studi del Consiglio Nazionale degli Ingegneri sulle gare bandite per i servizi di ingegneria e architettura che, per la prima volta, riconosce un vulnus normativo che premierebbe più i grossi operatori economici a svantaggio dei liberi professionisti.

I dati del CNI evidenziano una congiuntura favorevole per i servizi di ingegneria e architettura: nel mese di giugno, infatti, sono state bandite gare senza esecuzione per un totale di 22,6 milioni di euro, il 12,2% in più rispetto al mese di giugno del 2016. Il mercato, però, evidenzierebbe uno scenario in cui i liberi professionisti vengono relegati ai margini di un mercato sempre più “monopolio” delle società di ingegneria.

"Il mercato dei Sia – ha commentato Michele Lapenna, Consigliere CNI – risulta ancora chiuso e stenta ad aprirsi agli operatori professionali di piccole dimensioni. Su questo aspetto chiediamo che intervenga l'Anac. Detto questo, i dati relativi a giugno 2017, a circa un mese dalle modifiche apportate dal Correttivo, dimostrano un andamento positivo dei valori messi a base di gara".

In particolare, le modifiche apportate al comma 1 dell'articolo 59 del Codice, relative soprattutto alla possibilità di utilizzo dell'Appalto Integrato sui progetti definitivi approvati entro il 18 aprile del 2016, non influenzano negativamente il mercato.

Notizie molto positive - continua Lapenna - arrivano anche dal rispetto dell'obbligo da parte delle stazioni appaltanti di utilizzo del DM Parametri che passa a giugno al 63% del totale dei bandi. In questo caso, è evidente l'effetto prodotto dalle modifiche apportate dal Correttivo al comma 8 dell'articolo 24 del Codice. Restano stabili i valori relativi ai ribassi medi. Tutti questi fattori positivi però, come dicevo, non si traducono purtroppo in una apertura del mercato ai liberi professionisti che nel mese di giugno si aggiudicano solo il 10% del totale del mercato e da gennaio a giugno il 22%".

I requisiti di partecipazione, sottolinea il CNI, così come indicati nelle Linee Guida n. 1 dell'Anac e come purtroppo affermato da CNI e RTP in fase di consultazione delle stesse, non aprono il mercato agli operatori professionali di piccole e medie dimensioni.

Il CNI - conclude Lapenna - presenterà a breve ad ANAC un dossier relativo al primo anno di applicazione del Nuovo Codice, evidenziando i dati positivi e soprattutto quelli negativi, augurandosi che l'Autorità, in ragione del ruolo attribuitogli dal Nuovo Quadro Normativo, possa intervenire per correggere le distorsioni presenti”.

In allegato il rapporto completo sui bandi elaborato dal Centro Studi del CNI.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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