Regione Piemonte, approvati due ddl per la riqualificazione e recupero degli edifici e di contenimento del consumo di suolo

Sono stati approvati lo scorso 1 giugno 2018 dalla Giunta della Regione Piemonte due disegni di legge complementari tra loro in materia di “Procedure edilizi...

12/06/2018

Sono stati approvati lo scorso 1 giugno 2018 dalla Giunta della Regione Piemonte due disegni di legge complementari tra loro in materia di “Procedure edilizie per il riuso, la riqualificazione e il recupero dell’edificato” e di “Norme urbanistiche e ambientali per il contenimento del consumo di suolo”, e che ora passeranno all’esame del Consiglio Regionale. I due importanti temi, riguardanti da un lato il rilancio economico del comparto dell’edilizia e dall’altro la tutela delle risorse primarie, rimandano entrambi ad un’ottica di sviluppo sostenibile del nostro territorio.

Le finalità della proposta sono quelle di promuovere in forma sistematica il recupero e il riuso di singoli edifici e la riqualificazione di parti di città al fine di limitare le esigenze di espansione delle aree urbanizzate su superfici libere.

Per il conseguimento di tali obiettivi, sono stati pertanto predisposti due disegni di legge tra loro correlati e presentati contestualmente, finalizzati il primo a disciplinare procedure edilizie innovative e semplificate per promuovere il riuso, la riqualificazione e il recupero dell’edificato quale scelta prioritaria e alternativa rispetto all’occupazione di suolo libero, il secondo a introdurre norme urbanistiche e ambientali per il contenimento del consumo di suolo.

Il disegno di legge “Procedure edilizie per il riuso, la riqualificazione e il recupero dell’edificato” si pone come obiettivo il rinnovo della città attraverso il riuso e la riqualificazione del patrimonio edilizio compromesso e obsoleto nelle sue diverse destinazioni d’uso superando le operazioni di parziale rinnovo del patrimonio edilizio previste dal Piano Casa. Si propongono norme organiche e stabili, senza il carattere della deroga allo strumento urbanistico e senza limitazioni temporali, che hanno l’obiettivo di rinnovare parti di città, costituite da patrimonio obsoleto, di scarsa qualità architettonica, privo dei criteri di sostenibilità energetica, di sicurezza sismica e funzionale.

Tale obiettivo è perseguito nel disegno di legge agevolando interventi che riguardano singoli manufatti edilizi (ristrutturazione edilizia, recupero dei sottotetti e dei rustici) o parti più consistenti del patrimonio edilizio (sostituzione edilizia) nelle sue varie destinazioni d’uso con un approccio di tipo urbanistico che incardina operazioni edilizie di diversa consistenza.

Pertanto, dalla singola costruzione uni-bifamiliare, oggetto dell’agevolazione promossa dalla legge regionale 20/2009, le operazioni si estendono a tutte le tipologie costruttive, passando dalla singola istanza del privato ad una programmazione comunale degli interventi, di natura organica pianificata.

Tra le novità, compaiono inoltre i seguenti incentivi:

  • l’affermazione del principio secondo il quale agli interventi che non comportano aumento del carico urbanistico non consegue il versamento di oneri di urbanizzazione;
  • le premialità legate alla riduzione delle superfici impermeabilizzate e la possibilità di scomputare  dagli oneri di urbanizzazione i costi connessi alla demolizione selettiva dei manufatti edilizi.

Per l’assessore regionale all'Urbanistica “Il disegno di legge rappresenta un sostanziale cambiamento di prospettiva, rispetto alla norma vigente in deroga, in quanto pone nelle mani delle Amministrazioni comunali uno strumento operativo per giungere in tempi brevi e certi alla riqualificazione del tessuto urbano che determina quali ricadute positive, da un lato un forte incentivo alla ripresa economica del settore delle costruzioni e dall’altro il complessivo miglioramento sotto il profilo sociale, economico e ambientale di parti della città, periferica o centrale, caratterizzate oggi dal degrado, attraverso azioni di buona progettazione, rigenerative della qualità urbana”.

Parallelamente il disegno di legge “Norme urbanistiche e ambientali per il contenimento del consumo di suolo” completa e integra le norme contenute nel Piano Territoriale Regionale, creando le condizioni in Piemonte per una progressiva e fattiva riduzione del consumo di suolo. L’obiettivo è di raggiungere un consumo pari a zero nel 2040. In coerenza con  gli obiettivi e le strategie definite a livello europeo, e rafforzare la conservazione delle superfici libere, idonee alla produzione agricola, alla salvaguardia dei livelli di biodiversità e di qualità paesaggistica.

A tal fine il disegno di legge prevede la definizione di soglie percentuali di progressiva riduzione delle espansione delle aree urbanizzate che interessano superfici libere, una procedura facilitata di variante per la riclassificazione a destinazione agricola o a verde privato inedificabile delle previsioni inattuate che insistono su superfici libere, nonché un termine temporale per l’attuazione delle nuove previsioni su superfici libere, decorsi i quali tali previsioni perdono di efficacia.

L’assessore sottolinea infine che “La limitazione del consumo e la tutela delle superfici libere è rafforzata dall’introduzione nel disegno di legge di nuovi principi legati alla funzionalità ecosistemica dei suoli e alla necessità di qualificarne il valore ambientale ai fini di una sua compensazione contestuale agli interventi di trasformazione”.

A cura di Ufficio Stampa Regione Piemonte

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