Terremoto centro-Italia: Nuova Ordinanza su immobili ad uso agricolo e zootecnico

Sulla Gazzetta ufficiale n. 243 del 18 ottobre 2018 è stata pubblicata l’Ordinanza 5 ottobre 2018, n. 68 del Commissario del Governo per la ricostruzione nei...

22/10/2018

Sulla Gazzetta ufficiale n. 243 del 18 ottobre 2018 è stata pubblicata l’Ordinanza 5 ottobre 2018, n. 68 del Commissario del Governo per la ricostruzione nei territori interessati dal sisma del 24 agosto 2016 recante “Misure per la delocalizzazione definitiva di immobili a uso agricolo e zootecnico distrutti o danneggiati dagli eventi sismici verificatisi nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria a far data dal 24 agosto 2016 e per la ripresa delle relative attività”.

Con l’Ordinanza in argomento sono disciplinati gli interventi di adeguamento funzionale ed edilizio volti a rendere definitive le delocalizzazioni temporanee realizzate ai sensi delle ordinanze del Capo del Dipartimento della protezione civile n. 393 del 13 settembre 2016 e n. 415 del 21 novembre 2016 e dell’ordinanza del commissario straordinario per la ricostruzione n. 5 del 28 novembre 2016, degli immobili a uso produttivo destinati alle attività agricole o zootecniche, distrutti o gravemente danneggiati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016 che siano stati dichiarati inagibili e in relazione ai quali sia stato accertato un livello operativo superiore a L0.

I contributi di cui alla ordinanza n. 68 in argomento sono concessi per gli interventi edilizi di adeguamento finalizzati a rendere definitive le strutture temporanee realizzate in attuazione delle ordinanze precedentemente indicate. Sono ammissibili a contributo le opere necessarie per la trasformazione della struttura temporanea in struttura definitiva, con particolare riferimento agli interventi volti al contenimento energetico, al rafforzamento e al miglioramento edilizio, nonché ogni opera accessoria indispensabile per la prosecuzione dell’attività di allevamento.

Entro il 31 ottobre 2018, i soggetti che possono accedere ai contributi, possono presentare all’Ufficio speciale per la ricostruzione territorialmente competente domanda di contributo per gli interventi di cui alla stessa ordinanza n. 68.

La domanda deve essere presentata utilizzando la piattaforma informatica predisposta dal commissario straordinario e deve contenere l’indicazione:

  • a) delle aree su cui sorgeva la struttura originaria distrutta o danneggiata dagli eventi sismici;
  • b) della struttura o delle strutture temporanee di cui il richiedente abbia la disponibilità;
  • c) del nominativo dei proprietari e degli eventuali locatari degli impianti in questione;
  • d) dei tecnici incaricati della progettazione, della direzione dei lavori e del coordinamento della sicurezza;
  • e) dell’impresa incaricata di eseguire i lavori;
  • f) dell’istituto di credito prescelto per l’erogazione del contributo.

Alla domanda devono essere altresì allegati:

  • a) relazione tecnica asseverata dal tecnico incaricato della progettazione;
  • b) progetto degli interventi che si intendono eseguire;
  • c) computo metrico estimativo dei lavori richiesti;
  • d) dichiarazione con la quale il ricorrente rinuncia
  • espressamente a richiedere il contributo per la ricostruzione o il ripristino degli impianti originari;
  • e) eventuale dichiarazione di impegno al mantenimento del rapporto negoziale a favore dell’impresa per almeno due anni nonché della destinazione d’uso esistente alla data del sisma per almeno cinque anni;
  • f) documentazione relativa alla procedura selettiva seguita per l’individuazione dell’impresa esecutrice;
  • g) dichiarazione autocertificativa dell’impresa incaricata di eseguire i lavori attesti di essere iscritta nell’Anagrafe di cui all’art. 30, comma 6, del decreto-legge;
  • h) dichiarazione autocertificativa con la quale il professionista incaricato della progettazione e della direzione dei lavori attesti di essere iscritto nell’elenco speciale di cui all’art. 34, comma 2, del decreto-legge;
  • i) eventuale polizza assicurativa;
  • l) fascicolo aziendale aggiornato;
  • m) registro di stalla da cui risulti la consistenza alla data dell’evento sismico;
  • n) piano di utilizzazione della struttura delocalizzata.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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