Nuove linee del tram a Palermo: Presentato un ricorso al Tar

Sessanta cittadini rappresentati dall’Avvocato Carlo Pezzino Rao presentano un ricorso al TAR Palermo contro il piano triennale delle opere pubbliche approva...

01/02/2019

Sessanta cittadini rappresentati dall’Avvocato Carlo Pezzino Rao presentano un ricorso al TAR Palermo contro il piano triennale delle opere pubbliche approvato dal consiglio comunale con deliberazione del Consiglio Comunale 596 del 28 Novembre 2018 , avente come Oggetto : Approvazione del Programma Triennale 00.PP. 2018/2020 ed Elenco Annuale 2018 ai sensi della L.R. n° 12 del 12 luglio 2011 nella parte in cui la stessa approva fra le opere pubbliche di cui all'elenco OO.PP. il “ Sistema Tram della Città di Palermo “ ed il progetto definito di fattibilità delle “Nuove linee tranviarie della città di palermo - Tratte A,B,C,E1 e parcheggi di interscambio” che prevede tra le altre cose anche le nuove linee del tram di Palermo che passeranno anche da via Roma e via Libertà.

Il ricorso è prediposto contro:

  • il Comune di Palermo nella persona del Sindaco;
  • il Comune di Palermo nella persona del Presidente del Consiglio Comunale;

e nei confronti di

  • Ing.Ruggero Cassata nella qualità di Capogruppo dell' ATI;
  • Soprintendenza ai BB.CC. di Palermo;
  • Assessorato delle infrastrutture e della mobilità della Regione Siciliana;
  • Ufficio del Genio Civile di Palermo;
  • W.W.F. Italia;
  • Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare;
  • Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Con determinazione dirigenziale n. 26 del. 23/05/2017 il Comune di Palermo aveva emanato un bando per acquisire un progetto per la realizzazione di linee di Tram. Ai sensi dell'art. 76, comma 5, lettera a) e b) del Codice dei Contratti Pubblici, con la determinazione Dirigenziale n.18 del 23.05.18 del Servizio Trasporto Pubblico di Massa e Piano Urbano del Traffico sono stati approvati i relativi verbali di gara della Commissione Giudicatrice, nonché la relativa graduatoria ed è stato proclamato il vincitore del concorso di cui alla richiamata Determinazione Dirigenziale n. 26 del 23/05/2017. Con nota prot.883956 del 07.06.2018 il Responsabile Unico del Procedimento comunicava a soggetti interessati l'esitodel procedimento di gara.

Con il ricorso è chiesta la sospensione della citata deliberazione del Consiglio Comunale n. 596/2018 nella parte in cui la stessa approva fra le opere pubbliche di cui all'elenco OO.PP. il “ Sistema Tram della Città di Palermo “ ed il progetto definito di fattibilità delle “Nuove linee tranviarie della città di palermo - tratte A,B,C,E1 e parcheggi di interscambio”.

La sospensione è richiesta per il fatto stesso che non si tratta di esecuzione di singole tratte ma di un piano complessivo inerente la mobilità urbana e la circostanza che almeno due parcheggi previsti quello sito in Via Liberta e quello Don Bosco costituiscono variante del P.R.G , non lasciano dubbi sulla natura di Piano. Il ricorso delinea, quindi:

  • la violazione dell’art. 6 del d.lgs. 152/2006 a causa della necessità di Valutazione ambientale strategica nel caso di piani e programmi;
  • la violazione e falsa applicazione dell’art. 20 del d.lgs. 152/2006 a causa della mancata procedura di VIA senza, quindi, la verifica dei possibili effetti negativi sull’ambiente con violazione, anche, della normativa dell’unione europea;
  • la violazione e falsa applicazione dell’art. 27 comma 7 del d.lgs. 50/2016 a causa della mancata procedura di VIA senza, quindi la verifica dei possibili effetti negativi sull’ambiente con violazione, anche, della normativa dell’unione europea.

Per ultimo nel ricorso è precisato, anche, che il Codice dei contratti pubblici di cui al D.Lgs. n. 50/2016 delinea all’art.27 recante "Procedure di approvazione dei progetti relativi ai lavori" le modalità di approvazione dei progetti inerenti i lavori pubblici stesasi ed, in particolare, il comma 7 prescrive che “Restano ferme le disposizioni vigenti che stabiliscono gli effetti dell'approvazione dei progetti ai fini urbanistici ed espropriativi, nonché l'applicazione della vigente disciplina in materia di valutazione di impatto ambientale”. Nel ricorso è precisato, dunque, che risulta evidente per quanto osservato alle superiori contestazioni come non sia stata osservata la disciplina in materia di valutazione ambientale.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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