Dighe, al via piano da 260 mln per 57 interventi di messa in sicurezza

E’ stato registrato dalla Corte dei Conti e sta per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di adozione ...

14/06/2019

E’ stato registrato dalla Corte dei Conti e sta per essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri di adozione del primo stralcio del Piano Nazionale invasi, adottato dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, di concerto con i Ministri dell’Ambiente, dei Beni Culturali, delle Politiche Agricole e Forestali e dell’Economia e delle Finanze, lo scorso 18 aprile.

Successivamente a questo passaggio formale, il Dpcm - che rappresenta il primo stralcio di 260 milioni di euro del più ampio Piano nazionale, finanziato dalla legge di Bilancio 2019 con 1 miliardo di euro complessivo - sarà pienamente operativo e potrà iniziare a generare i propri effetti.

Tra i 57 interventi previsti e finanziati da questo primo stralcio, spiccano la barriera antisale dell’Adige, il rifacimento dell’acquedotto di Ascoli Piceno danneggiato dal terremoto del 2016, la messa in sicurezza del sistema acquedottistico Marcio-Peschiera a servizio di Roma Capitale, numerosi interventi di messa in sicurezza di impianti irrigui sia in Emilia-Romagna sia in Sardegna sia, infine, in Puglia e Basilicata.

Tra le dighe e traverse, si segnalano il finanziamento aggiuntivo per i lavori della diga di Baganza a protezione di Parma, la messa in sicurezza del Lago d’Idro in Lombardia, la manutenzione straordinaria della diga Le Grazie nelle Marche, la derivazione della diga di Badana in Liguria, i lavori di completamento dello scarico di superficie della diga di Maccheronis in Sardegna, l’adduttore di Ponte Liscione in Molise.

Per avviare celermente le opere, il 24 giugno prossimo il Ministero ha già convocato tutti i soggetti attuatori per una riunione che verterà sulle modalità attuative degli interventi e sui relativi cronoprogramma di spesa.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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