Reti idriche: le verifiche delle tubazioni per i lavori di manutenzione o di sostituzione

Secondo statistiche recenti, le reti idriche italiane presentano perdite pari a circa il 40% del trasportato, principalmente a causa dell’obsolescenza e dell...

03/09/2019

Secondo statistiche recenti, le reti idriche italiane presentano perdite pari a circa il 40% del trasportato, principalmente a causa dell’obsolescenza e della scarsa qualità delle condutture. L’esigenza di ridurre tali perdite comporta la necessità di grandi investimenti nella manutenzione e sostituzione delle tubazioni, ma la prima cosa da fare è assicurandosi preventivamente della rispondenza dei materiali ai requisiti di norma.

La normativa
Per quanto riguarda le condotte in ghisa sferoidale, la normativa di riferimento è la UNI EN 545 “Tubi, raccordi e accessori di ghisa sferoidale e loro assemblaggi per condotte d’acqua Requisiti e metodi di prova”, la quale specifica i requisiti dimensionali, meccanici e chimici da rispettare per i tubi, i raccordi e gli accessori in ghisa sferoidale.
Brevemente si elencano le principali caratteristiche verificabili durante i test.

Requisiti dimensionali:

  • Lunghezza
  • Diametro esterno
  • Ovalizzazione
  • Spessore della parete metallica
  • Spessore della malta

Requisiti meccanici:

  • Durezza Brinell
  • Resistenza a trazione

Requisiti chimici:

  • Rispondenza del rivestimento interno al DM 6 aprile 2004, n. 174

Rivestimenti e protettivi esterni.
Una particolare importanza presentano i requisiti di norma relativi ai rivestimenti protettivi esterni, fondamentali per garantire la durabilità dei materiali in opera.

Tali rivestimenti possono essere di varia natura e applicabili in maniera variabile, in base al tipo di terreno, al suo pH, alla sua conducibilità e quindi alla sua corrosività. Tra le opzioni indicate dalla norma citiamo:

  • Rivestimento di zinco alluminio con una massa minima di 400 g/m², con strato di finitura;
  • Rivestimento di zinco con una massa minima di 200 g/m², con strato di finitura;
  • Rivestimento di vernice ricca di zinco con una massa minima di 220 g/m², con strato di finitura;
  • Manicotto in polietilene (come supplemento al rivestimento di zinco con strato di finitura);
  • Rivestimento in polietilene estruso;
  • Rivestimento in poliuretano;
  • Rivestimento in malta cementizia.

In conclusione possiamo dire che oltre alla ghisa sferoidale, altri materiali possono essere impiegati nelle condotte idriche, quali polietilene (PE) UNI EN 12201 e policloruro di vinile (PVC) UNI EN 1401, con test diversi ma medesima impostazione.

A cura di Paolo Orioli
Resp. Metallurgia Istituto Giordano

© Riproduzione riservata
Tag: