Si del CSM al ritorno di Raffaele Cantone in Cassazione: Da metà ottobre lascia l’ANAC

Entro metà ottobre Raffaele Cantone lascerà la Presidenza dell’ANAC. Nella seduta di ieri il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha approvato a...

12/09/2019

Entro metà ottobre Raffaele Cantone lascerà la Presidenza dell’ANAC. Nella seduta di ieri il plenum del Consiglio superiore della magistratura ha approvato all’unanimità il suo ricollocamento nel ruolo di magistrato dell'Ufficio del Massimario della Suprema Corte di Cassazione che ricopriva prima di essere nominato cinque anni fa al vertice dell'autorità Anticorruzione.
La delibera del Consiglio superiore dovrà adesso essere pubblicata sul bollettino del Ministero della Giustizia. Da quel momento, in base a quanto previsto dalla legge, il Presidente Raffaele Cantone avrà 30 giorni a disposizione per prendere effettivo possesso dell’ufficio..
Sono molto contento perché con questo primo passo si avvia l’iter per rientrare al più presto in magistratura. - ha affermato il Presidente Cantone - Naturalmente il mio impegno in Autorità sarà massimo fino all’ultimo giorno, in modo da portare a termine tutte le principali attività tuttora in corso”.

Ricordiamo che il Presidente dell'Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) Raffaele Cantone aveva annunciato alla fine del mese di luglio una interruzione con alcyuni mesi di anticipo del suo mandato e il suo ritorno in magistratura ed aveva dichiarato, tra l’altro che “Adesso, dopo oltre cinque anni, sento che un ciclo si è definitivamente concluso, anche per il manifestarsi di un diverso approccio culturale nei confronti dell’Anac e del suo ruolo. È una convinzione che ho maturato progressivamente e che nei mesi scorsi mi ha spinto a presentare al Consiglio superiore della magistratura la candidatura per un incarico direttivo presso tre uffici giudiziari. Nelle ultime settimane le dolorose vicende da cui il Csm è stato investito hanno tuttavia comportato una dilazione dei tempi tale da rendere non più procrastinabile una decisione. Nella mattina di oggi, con alcuni mesi di anticipo, ho dunque avanzato formale richiesta di rientrare nei ruoli organici della magistratura: un atto che implica la conclusione del mio mandato di Presidente dell’Anac, che diverrà effettiva non appena l’istanza sarà ratificata dal plenum del Csm. Tornerò pertanto all’Ufficio del massimario presso la Corte di Cassazione, dove prestavo servizio prima di essere designato all’unanimità dal Parlamento a questo importante incarico(leggi articolo).

In verità già dall’inizio dell’anno si era capito che qualcosa non andava bene nei rapporti con il precedente Governo giallo-verde e le criticità erano esplose, all’inizio del mese di giugno, in occasione presentazione della Relazione annuale sull'attività svolta dall'Autorità nel 2018, in cui non aveva potuto fare a meno di parlare dell'applicazione del D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti pubblici) e delle modifiche che erano in corso di definizione con la conversione in legge del Decreto-Legge 18 aprile 2019, n. 32 (c.d. Decreto Sblocca Cantieri). Con grande disappunto su quello che il Governo stava predisponendo aveva affermato: "Non credo di sbagliare nel dire che quanto accaduto su quel testo non ha molti precedenti nella storia del nostro Paese: adottato con grandi auspici e senza nemmeno particolari contrarietà, da un giorno all’altro è diventato figlio di nessuno e soprattutto si è trasformato nella causa di gran parte dei problemi del settore e non solo. È innegabile che da quell’articolato sono derivate delle criticità, ma ciò è dovuto soprattutto al fatto che è stato attuato solo in parte, mentre i suoi aspetti più qualificanti (la riduzione delle stazioni appaltanti, i commissari di gara estratti a sorte, il rating d’impresa) sono rimasti sulla carta", sottolineando, anche, il caos degli emendamenti presentati in Senato affermando "ad oggi si fa fatica ad orientarsi fra gli emendamenti e i subemendamenti approvati e modificati e a individuare, quindi, un testo su cui potersi confrontare" (leggi articolo).

Per noi e per tutti resta l’incognita di capire cosa succederà adesso e quale sarà il ruolo dell’ANAC nei prossimi anni.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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