Prima casa, Corte dei Conti: Accesso fondo chiesto per il 60% dai giovani

La deliberazione ha ad oggetto le risultanze dell’indagine relativa alla gestione fuori bilancio del Fondo di garanzia per la prima casa

22/01/2020

Sono 174.367 le istanze per l’accesso al Fondo di garanzia prima casa, istituito dalla legge 147/2013, per agevolare l’acquisto e gli interventi di ristrutturazione e accrescimento dell’efficienza energetica delle unità immobiliari, site sul territorio nazionale, da adibire ad abitazione principale del mutuatario. Di queste, 155.000 sono state ammesse al finanziamento con l’erogazione di mutui, da parte del sistema bancario, con un trend che segna un deciso incremento in particolare dall’anno 2017.

E’ quanto emerge dalla deliberazione n. 21 del 30 dicembre 2019 della Corte dei Conti avente ad oggetto “La gestione fuori bilancio del fondo di garanzia prima casa”, relativa al periodo 2014-2019, in cui sono ricostruiti i meccanismi di funzionamento del Fondo di garanzia nel primo quinquennio di attività.

La deliberazione ha ad oggetto le risultanze dell’indagine relativa alla gestione fuori bilancio del Fondo di garanzia per la prima casa, istituito ai sensi della legge 27 dicembre 2013, n. 147 (legge di stabilità per il 2014), art.1, c. 48, lett. c) e che ha preso il posto del precedente Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie.

Dall’indagine della Corte si rileva che l’età dei beneficiari, per circa il 60%, è ricompresa nella fascia fra i 20 ed i 35 anni e che la maggior parte dei giovani richiedenti (84,55%) non risulta titolare di alcuna delle condizioni di priorità per l’accesso al Fondo; nel 97% dei casi le istanze presentate sono finalizzate esclusivamente all’acquisto dell’immobile.

Dall’analisi svolta, è emersa l’esigenza di una più proficua collaborazione con il soggetto Gestore, anche ai fini della verifica degli effetti attesi a seguito della fase di razionalizzazione e di efficientamento strutturale che attualmente interessa le gestioni separate Consap, sia per migliorare tale gestione che per meglio coordinare la pluralità di strumenti esistenti per il sostegno alle famiglie all’accesso al credito e all’abitazione.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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