Emergenza Coronavirus COVID-19, gli Ingegneri chiedono misure eccezionali a sostegno dei professionisti

La nota inviata dal CNI al Premier Giuseppe Conte con la richiesta di misure eccezionali a sostegno dei professionisti

di Redazione tecnica - 13/03/2020

Emergenza Coronavirus COVID-19: il Consiglio Nazionale degli Ingegneri ha inviato una nota al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte per chiedere misure eccezionali a sostegno dei professionisti.

La nota del CNI con misure eccezionali a sostegno dei professionisti

La nota predisposta dal Consiglio Nazionale degli Ingegneri raccoglie la preoccupazione degli iscritti che, in quanto lavoratori autonomi, rappresentano la parte più fragile dell'intero sistema economico italiano. Per gli ingegneri, ma in generale per l'intera categoria dei liberi professionisti e delle imprese, l'interruzione delle attività rappresenta una momento di crisi certa ed impatta in maniera diretta e pesante sulla reale possibilità di far fronte agli obblighi previsti dalla legge con potenziali ricadute sulla vastissima platea di collaboratori impiegata presso i nostri studi.

Le misure eccezionali per i professionisti

Per questo motivo il CNI ha suggerito le seguenti proposte di natura emergenziale:

  • intervento del Governo in materia di Cassa Integrazione in Deroga, che consenta ai professionisti titolari di studi, alle Società tra Professionisti ed alle Società di Ingegneria che, per limiti dimensionali, non possono accedere agli strumenti di sostegno al reddito già individuati dal Decreto Legislativo n. 148/2015, di poter accedere ad interventi oggi indispensabili per il prosieguo delle loro attività, attualmente a rischio di chiusura. Per i datori di lavoro di piccole dimensioni non aventi diritto, per legge vigente, agli ammortizzatori sociali, occorre prevedere la cassa integrazione in deroga con percorsi veloci senza preventivo accordo sindacale.
  • necessaria una norma di raccordo, che estenda ai professionisti, ed alle società come sopra, residenti o aventi sede legale o operativa sul territorio nazionale, la sospensione degli adempimenti e dei versamenti tributari, di quelli derivanti da cartelle di pagamento e avvisi di addebito presso gli agenti della riscossione, delle rate da rottamazione ter e saldo e stralcio. Ma anche degli adempimenti e versamenti dei contributi previdenziali e assistenziali e dei premi per l'assicurazione obbligatoria, dell'iscrizione annuale alla CCIAA e delle relative sanzioni. Per tali motivi è indispensabile in questo ambito un intervento normativo che crei condizioni omogenee per tutti i contribuenti del Paese. E più in particolare si promuovano:
    • Sospensione versamenti scadenti fra il 21.02.2020 fino al 30.06.2020, salvo proroghe, derivanti da cartelle di pagamento emesse dall'Agente della Riscossione, da avvisi, atti, ingiunzioni, etc., nonché i pagamenti riferiti alla definizione agevolata delle cartelle, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
    • Sospensione termini relativi ai versamenti e adempimenti dei contributi previdenziali ed assistenziali e dei premi assicurativi scadenti fra 23.02.2020 e il 30.06.2020, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
    • Sospensione termini pagamento rate per beneficiari dei mutui agevolati con proporzionale prolungamento dei piani di ammortamento con franchigia di interessi per il periodo sospeso;
    • Sospensione di termini per versamenti assicurativi e alle camere di commercio, salvo proroghe, e previsione di successiva congrua rateizzazione;
    • Sospensione ritenute alla fonte di cui agli artt. 23, 24 e 29 D.p.r. 600/73 per i professionisti.
    • Ulteriore posticipazione dei termini di invio e consegna delle Certificazioni Uniche (CU) in caso di chiusura attività per causa di forza maggiore;
    • Prevedere un congedo eccezionale retribuito per chi ha figli fino a 12 anni;
    • Sospensione di tutte le procedure cautelari in corso da parte dell'Agenzia delle entrate- riscossione;
    • Sospensione delle limitazioni introdotte, con Decreto fiscale 2020, alle compensazioni;
    • Sospensione degli atti impositivi, in materia previdenziale e tributaria, con rinvio di ogni termine sostanziale, di pagamento o di impugnazione nonché processuale, ivi comprese tutte le altre scadenze di contenzioso o contraddittorio con gli uffici;
  • applicazione a tutti i professionisti ordinistici dell'indennità per i lavoratori autonomi di cui all'art. 16 D.L. 2 marzo 2020, n. 9 per tutto il territorio nazionale.

Le misure nell'ambito dei lavori pubblici

Il CNI chiede di operare con urgenza anche nell'ambito dei contratti pubblici per sostenere le attività che possono proseguire provando ad agevolarle il più possibile. Per questo il CNI richiede:

  • di istituire e finanziare un apposito Fondo di Rotazione per la progettazione con costituzione di una apposita cabina di regia per la programmazione e il monitoraggio della gestione delle risorse;
  • di eliminare la responsabilità erariale dei RUP e la possibilità di incorrere nel reato di abuso di ufficio;
  • di rendere prioritario l'affidamento diretto dei SIA per importi inferiori ad euro 40.000;
  • l'utilizzo della procedura negoziata per affidamento dei SIA per importi pari a 40.000 euro e inferiori alla soglia di cui all'articolo 35 con invito di almeno 1 O operatori e esclusione automatica dell'offerta anomala;
  • di rendere ordinario l'affidamento della DL al progettista;
  • la sostituzione del Certificato di Collaudo con il Certificato di Regolare Esecuzione sino alla soglia di cui all'articolo 35 (5.350.000 euro); l'affidamento al RUP dell'attività di verifica sino alla soglia di cui all'articolo 35 (5.350.000);
  • di dare Priorità all'accorpamento del Progetto Definitivo con il Progetto Esecutivo fatta eccezione per Opere Complesse per le quali la richiesta di pareri deve avvenire obbligatoriamente sul Progetto Definitivo.
  • di estendere sino alla soglia di cui all'articolo 35 le modalità semplificate previste per l'inserimento delle opere nel programma triennale dei lavori pubblici come previsto dal comma 3 dell'articolo 21 per i lavori di importo inferiore ad 1.000.000 di euro.

Accelerare sul Regolamento di attuazione del Codice dei contratti e modificare il Testo Unico Edilizia

Viene proposto, anche, di accelerare l'approvazione e l'applicazione del Regolamento di attuazione del codice dei contratti, ampiamente discusso e condiviso da tutte le categorie coinvolte, nonché delle modifiche al d.P.R. n. 380/2001 recante Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia e delle Linee guida in materia di verifiche delle infrastrutture, provvedimenti, in avanzato stato ed all'attenzione del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Si suggerisce, infine, di provvedere alla predisposizione ed emanazione dei decreti attuativi di cui all'articolo 5 della legge n. 81/2017 in materia di atti pubblici rimessi alle professioni organizzate in ordini o collegi; la sussidiarietà dei professionisti alla pubblica amministrazione, in questa fase emergenziale, può essere assolutamente determinante per procedere ad una effettiva sburocratizzazione.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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