Superbonus: come fare il bonifico parlante per la detrazione fiscale del 110%

Cosa sapere per effettuare il bonifico parlante delle spese che accedono al superbonus senza correre il rischio di perdere la detrazione fiscale

di Redazione tecnica - 05/10/2020

Nell'attesa che il quadro normativo relativo al superbonus 110% si completi con la pubblicazione degli ultimi due provvedimenti del Ministero dello Sviluppo Economico, oggi parleremo di un aspetto molto semplice ma che sta generando molti dubbi da parte dei contribuenti: il bonifico cosiddetto "parlante" da effettuare per il pagamento delle spese.

Superbonus 110%: per quali interventi

Chiariamo subito che il superbonus 110% è la nuova detrazione fiscale prevista dal D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, che consente di portare in detrazione il 110% delle spese sostenute dall'1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021 (ma si parla già di proroghe) per alcuni interventi cosiddetti trainanti:

  • interventi di isolamento termico delle superfici opache (c.d. isolamento termico a cappotto) verticali, orizzontali e inclinate che interessano l'involucro dell'edificio con un'incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell'edificio o dell'unità immobiliare situata all'interno di edifici plurifamiliari che sia funzionalmente indipendente e disponga di uno o più accessi autonomi dall'esterno;
  • Interventi per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto o a pompa di calore;
  • interventi di rinforzo strutturale negli edifici che si trovano in zona a rischio sismico 1, 2 e 3.

La normativa prevede l'accesso al superbonus anche ai seguenti interventi (c.d. trainati) se effettuati ad uno di quelli trainanti:

  • sostituzione delle finestre e delle strutture accessorie che hanno effetto sulla dispersione di calore (ad esempio, scuri o persiane) o che risultino strutturalmente accorpate al manufatto come, ad esempio, i cassonetti incorporati nel telaio dell’infisso nonché dei portoni esterni che delimitino l’involucro riscaldato dell’edificio verso l’esterno o verso locali non riscaldati;
  • installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici;
  • sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale;
  • installazione di infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici;
  • installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica su determinati edifici;
  • installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici agevolati.

Superbonus 110%: il bonifico parlante

Tralasciando gli aspetti prettamente tecnici che riguardano i requisiti da rispettare, i possibili beneficiari e i limiti di spesa (che potete leggere nello Speciale Superbonus 110%), un aspetto molto importante, spesso sottovalutato, riguarda il pagamento delle spese che, salvo l’importo del corrispettivo oggetto di sconto in fattura o cessione del credito, deve essere effettuato mediante bonifico bancario o postale (detto anche bonifico parlante) dal quale risulti:

  • la causale del versamento con il riferimento alla norma (per il superbonus è l'art. 119 del D.L. n. 34/2020 convertito dalla legge n. 77/2020);
  • il codice fiscale del beneficiario della detrazione ed il numero di partita IVA;
  • il codice fiscale del soggetto a favore del quale il bonifico è effettuato.

Su tali bonifici, le banche, Poste Italiane SPA nonché gli istituti di pagamento - autorizzati in base alle disposizioni di cui al decreto legislativo n. 11 del 2010 e al decreto legislativo n. 385 del 1993 (TUB) a prestare servizi di pagamento - applicano, all'atto dell'accredito dei relativi pagamenti, la ritenuta d’acconto (attualmente nella misura dell’8%) di cui all’art. 25 del decreto-legge n. 78/2010.

Per i bonifici effettuati online, accedendo alla piattaforma della propria banca è possibile scegliere se effettuare:

  • bonifico;
  • bonifico per agevolazione fiscale.

È necessario scegliere quest'ultimo e compilare i campi relativi a:

  • dati del beneficiario
  • dati del bonifico
  • ordinante
  • causale (inserire i dati della fattura);
  • tipo di agevolazione;
  • codice fiscale/Partita IVA del beneficiario;
  • codice fiscale del fruitore dell'agevolazione.

Tipo di agevolazione

Nel campo "tipo di agevolazione" sarà possibile scegliere tra le seguenti voci:

  • Ristrutturazione
  • Risparmio energetico
  • Acquisto mobilio per la ristrutturazione
  • Interventi antisismici
  • Bonus facciate
  • Interventi superbonus

Per la fruizione delle detrazioni fiscali del 110% previste dal Decreto Rilancio, si dovrà scegliere la voce "Interventi superbonus".

Bonifico parlante

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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