Coronavirus Covid-19: Ordinanza del Ministero della salute che trasla al 3/12 le scadenze di Basilicata, Liguria e Umbria e per la P.A, Bolzano.

Tutte le regioni italiane e le Province autonome che hanno subito passaggi nelle altre zone arancione e rossa

di Redazione tecnica - 25/11/2020

Sulla Gazzetta ufficiale n. 292 del 24 novembre 2020 è stata pubblicata l’Ordinanza del Ministero della salute 24 novembre 2020 con cui è disposta il rinnovo fino al 3 dicembre prossimo dell’Ordinanza 10 novembre 2020 relativa alle Regioni Basilicata, Liguria, Umbria ed alla Provincia autonoma di Bolzano.

Si tratta della seconda Ordinanza di proroga dopo quella del 19 novembre che aveva rinnovato sino al 3 dicembre l’ordinanza del Ministro della salute 4 novembre 2020 relativa alle Regioni Calabria,  Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta.

Il meccanismo dei tre colori

Tutto ciò per adeguarsi al meccanismo previsto nel Decreto del Presidente del Consiglio 3 novembre 2020 delle tre diverse tipologie di zona cosiddette “gialla”, “arancione” e “rossa”.

Tutte le regioni italiane e le Province autonome originariamente posizionate in “zona gialla” che è quella che deve rispettare le disposizioni contenute nell’articolo 1 del citato dPCM 3/11/2020, così come disposto dal comma 1 degli articoli 2 e 3 possono essere passate nelle altre zone arancione e rossa e nel dettaglio, con i seguenti provvedimenti del Ministro della salute:

parecchie regioni sono state spostate da una zona all’altra.

Ovviamente le Regioni e le province autonome passate in zona arancione, oltre a rispettare le disposizioni contenute nell’articolo 1 del dPCM 3/11/2020 devono rispettare anche quelle di cui all’articolo 2 del più volte citato dPCM mentre quelle passate in zona rossa devono rispettare anche quelle di cui all’articolo 3 del più volte citato dPCM 3/11/2020.

Validità e scadenza delle Ordinanze

Le disposizioni contenute nelle varie ordinanze, in molti casi, hanno una validità di 15 giorni e, quindi, oggi la situazione riferita alle 3 zone è quella di seguito riportata con la precisazione che, accanto ad ogni regione o provincia autonoma è stato aggiunta tra parentesi l’ordinanza e la scadenza)

  • zona gialla: Lazio (dPCM 3/11, scad. 3/12), Molise (dPCM 3/11, scad. 3/12), Provincia autonoma di Trento (dPCM 3/11, scad. 3/12), Sardegna (dPCM 3/11, scad. 3/12), Veneto (dPCM 3/11, scad. 3/12);
  • zona arancione: Basilicata (Ord. 10/11 e 24/11, scad. 3/12), Emilia Romagna (Ord. 13/11, scad. 29/11), Friuli Venezia Giulia (Ord. 13/11, scad. 29/11), Marche (Ord. 13/11, scad. 29/11), Liguria (Ord. 10/11 e 24/11, scad. 3/12), Puglia (Ord. 3/11 e 19/11 scad.3/12), Sicilia (Ord. 3/11 e 19/11 scad.3/12), Umbria (Ord. 10/11 e 24/11, scad. 3/12)
  • zona rossa: Abruzzo (Ord. 10/11 e Ord. 20/11 scad. 3/12), Calabria (Ord. 3/11 e 19/11 scad.3/12), Campania (Ord. 13/11, scad. 29/11), Lombardia (Ord. 3/11 e 19/11 scad.3/12), Piemonte (Ord. 3/11 e 19/11 scad.3/12), Toscana (Ord. 13/11, scad. 29/11), Valle d'Aosta (Ord. 3/11 e 19/11 scad.3/12), Provincia Autonoma di Bolzano (Ord. 10/11 e 24/11, scad. 3/12).

Scadenza fissata al 3 dicembre

In pratica, con l’ultima Ordinanza, la scadenza di tutte le ordinanze è fissata al 3 dicembre mentre domenica 29 novembre terminano gli effetti dell’Ordinanza 13/11 e, quindi, le Regioni Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia e Marche che si trovano in zona arancione e le regioni Campania e Toscana che attualmente si trovano in sona rossa passerebbero automaticamente in zona gialla; ma è indubbio che la scadenza del 29/11 sarà spostata al 3/12 unificandola con tutte le altre e, quindi, tutte le scadenze dovrebbero essere traslate al 3 dicembre, scadenza, per altro, del dPCM 3/11/2020.

Nuovo Report previsto per fine settimana

In verità è previsto per fine settimana un nuovo Report del Ministero della salute ed alcune regione con una ulteriore ordinanza potrebbero fare un salto all’indietro passando da zona rossa a zona arancione; si tratterebbe della Regione Lombardia

Ovviamente, prima della scadenza del più volte citato dPCM 3 novembre 2020 il Presidente del Consiglio dovrà predisporre un nuovo decreto che dia le indicazioni e le limitazioni per il periodo delle festività natalizie o un decreto si limiterà a spostere più avanti (di due settimane) la scadenza in atto prevista per il 3 dicembre 2020.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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