Sostituzione caldaia: detrazione fiscale 50% o 65%? Documentazione, bonifico parlante, adempimenti, sconto in fattura e cessione del credito

Sostituzione caldaia: detrazione fiscale 50% o 65%? Documentazione, bonifico parlante, adempimenti, sconto in fattura e cessione del credito

di Redazione tecnica - 19/11/2020

Sostituzione caldaia: Serve una pratica allo sportello unico edilizia?

Il Decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti 2 marzo 2018 ha individuato gli interventi edilizi che vanno in edilizia libera e tra questi sono stati inseriti quelli di installazione, riparazione, sostituzione, rinnovamento e/o messa a norma delle pompe di calore aria-aria di potenza termica utile nominale inferiore a 12 kW. Nel caso, dunque, di sostituzione di una caldaia di potenza inferiore a 12kW non sarà necessaria nessuna pratica allo sportello unico per l'edilizia.

Sostituzione caldaia: sconto in fattura e cessione del credito

Ricordiamo, infine, che l'art. 121 del D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge 17 luglio 2020, n. 77, ha previsto per gli anni 2020 e 2020 la possibilità di optare, in luogo all'utilizzo diretto della detrazione spettante in sede di dichiarazione dei redditi relativa all’anno di riferimento delle spese, alternativamente:

  • per un contributo, sotto forma di sconto in fattura, di importo massimo non superiore al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore di beni e servizi relativi agli interventi agevolati;
  • per la cessione del credito d'imposta corrispondente alla detrazione spettante, ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari, con facoltà di successive cessioni.

Tra gli interventi per i quali si può optare per sconto in fattura e cessione del credito sono stati inseriti anche quelli di efficienza energetica indicati nell'articolo 14 del D.L n. 63/2013 quali, ad esempio, gli interventi di sostituzione degli impianti di riscaldamento o delle finestre comprensive di infissi, gli interventi sulle strutture o sull’involucro degli edifici, e quelli finalizzati congiuntamente anche alla riduzione del rischio sismico (ecobonus).

Quindi, nel caso di sostituzione di un impianto di riscaldamento è possibile utilizzare direttamente in 10 anni la detrazione fiscale oppure optare per le due alternative di sconto in fattura e cessione del credito.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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