Incentivi per le funzioni tecniche: il parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Il MIT risponde ad un quesito in merito al riconoscimento di incentivi economici per funzioni tecniche

di Redazione tecnica - 18/11/2020

Incentivi per funzioni tecniche: è questo l'importante argomento di un parere del supporto giuridico del ministero delle Infrastrutture e del trasporti che scrive una precisa risposta, la numero 726, che analizziamo.

La questione

Un comune chiede di precisare alcuni aspetti degli incentivi per le funzioni tecniche, soprattutto sulle attività di manutenzione ordinaria e straordinaria. La Corte dei Conti, fa sapere il comune, ha detto che negli appalti di lavori di manutenzione è possibile realizzare, in astratto, tutte le attività tecniche previste dall'articolo 113 del D.Lgs. n. 50/2016 (c.d. Codice dei contratti), anche se, in concreto, le stesse risultano compatibili con interventi di manutenzione (soprattutto straordinaria) contrassegnati da elevata complessità, i quali possono richiedere, da parte del personale tecnico-amministrativo, un’attività di programmazione della spesa, di valutazione del progetto o di controllo delle procedure di gara e dell’esecuzione del contratto rispetto ai termini del documento di gara, esattamente come qualunque altro appalto di lavori, servizi o forniture. Presupposto è che le funzioni tecniche svolte dai dipendenti siano "necessarie" per consentire l’esecuzione del contratto nel rispetto dei documenti a base di gara, del progetto, dei tempi e costi prestabiliti.

Quindi, secondo la Corte dei Conti, l'attività manutentiva deve risultare molto complessa. Ma come distinguerle?

Il Codice dei contratti

L'articolo 113 del Codice dei contratti dispone che l’incentivo, determinato complessivamente nell'ottanta per cento delle risorse finanziarie del fondo costituito "sia ripartito per ciascuna opera o lavoro, servizio, fornitura". I beneficiari degli incentivi sono il responsabile del procedimento e gli altri soggetti incaricati delle funzioni/attività elencate all'interno del regolamento del codice degli appalti, connesse alla realizzazione di lavori pubblici e all’acquisizione di servizi o forniture, compresi gli appalti di manutenzione ordinaria e straordinaria.

La complessità della manutenzione

Per quanto riguarda l'erogazione dell'incentivo, il supporto giuridico chiarisce: "La "complessità della manutenzione", non va intesa come "complessità tecnica", ma anche come "complessità del processo", ben potendo tale locuzione interpretarsi in senso estensivo ricomprendendo quindi l’attività amministrativa/procedimentale svolta da parte del personale dell’amministrazione ai fini dell’affidamento". Infatti, secondo la Corte dei Conti, "ciò che rileva, per il riconoscimento degli incentivi (…) è che le funzioni tecniche svolte dai dipendenti siano "necessarie" per consentire l’esecuzione del contratto nel rispetto dei documenti a base di gara, del progetto, dei tempi e costi prestabiliti". Per questo, dice il supporto giuridico, "questo presupposto è rinvenibile, in astratto, negli appalti di lavori di manutenzione che richiedono da parte del personale tecnico-amministrativo, un’attività di programmazione della spesa, di valutazione del progetto o di controllo delle procedure di gara e dell’esecuzione del contratto rispetto ai termini del documento di gara, esattamente come qualunque altro appalto di lavori, servizi o forniture". Però, specificano, "la complessità può essere valutata, volta per volta, dall’organo di vertice (ad esempio, direttore/dirigente preposto all’individuazione del gruppo di lavoro)".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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