Superbonus 110%: le proposte dei tecnici sulla verifica di conformità urbanistico-edilizia

Il commento della Rete delle Professioni Tecniche alle proposte di emendamento al Disegno di Legge di Bilancio che riguardano il superbonus 110%

di Redazione tecnica - 09/12/2020

Superbonus 110%: proroga al 2023, ravvedimento operoso in caso di errori, assicurazione RC professionale, fascicolo del fabbricato. Sono solo alcuni degli emendamenti presentati da alcuni emendamenti della maggioranza al Disegno di Legge di Bilancio in corso di discussione alla Camera dei Deputati.

Superbonus 110% e Disegno di Legge di Bilancio per il 2021: arriva l’ok della RPT

Emendamenti che hanno accolto molte delle richieste presentate dalla Professioni Tecniche (RPT) con modifiche e integrazioni all’attuale regime sulle detrazioni fiscali del 110% (c.d. superbonus) previste dal D.L. n. 34/2020 (c.d. Decreto Rilancio), convertito con modificazioni dalla legge n. 77/2020.

In particolare, la prima soddisfazione della RPT riguarda la proroga al 2023 tanto richiesta da tutti i principali attori coinvolti nel processo e che avrebbe lo scopo di dare pienamente attuazione ad un progetto di riqualificazione energetica e strutturale che sconta un inizio ritardato e il periodo di pandemia che non rende facili le scelte soprattutto da parte dei condomini.

L’altra soddisfazione riguarda da una parte l’ampliamento degli interventi che rientrerebbero nel sismabonus ed ecobonus potenziato e la richiesta di chiarimenti sulla stipula, da parte dei professionisti interessati, della polizza di assicurazione della responsabilità civile, al fine di garantire ai propri clienti e al bilancio dello Stato il risarcimento dei danni eventualmente provocati dall’attività prestata.

Importante modifica che accoglie le richieste dei tecnici, riguarda l’inserimento del ravvedimento operoso, da presentare entro 60 giorni, per le asseverazioni che presentano delle irregolarità, senza l’applicazione della sanzione amministrativa pecuniaria. E’ stato previsto, poi, il riconoscimento delle spese di istruttoria relativamente allo studio di fattibilità degli interventi e l’autonomia funzionale delle unità immobiliari.

Superbonus 110% e Fascicolo del fabbricato

Altro importante emendamento in discussione riguarda l’introduzione del Fascicolo del fabbricato, richiesto da anni dai tecnici, con un periodo di sperimentazione che andrebbe dall’1 gennaio 2021 e fino al 31 dicembre 2023, per gli immobili di proprietà privata che abbiano accesso alle detrazioni. Previsto uno schema-tipo del Fascicolo del fabbricato recante la descrizione dell’intero immobile sotto il profilo tecnico e amministrativo, con tutte le informazioni relative allo stato di agibilità e di sicurezza dell'immobile, sotto il profilo della stabilità, dell'impiantistica, della manutenzione, dei materiali utilizzati, dei parametri di efficienza energetica degli interventi che ne hanno modificato le caratteristiche tipologiche e costruttive e di quelli necessari a garantirne il corretto stato di manutenzione e sicurezza.

Superbonus 110%: mancano indicazioni sulla parte edilizia e urbanistica

Una criticità evidenziata dalla RPT riguarda l’assenza di chiarimenti sulla parte edilizia e urbanistica, sulla quale secondo la Rete delle Professioni Tecniche mancherebbe l’impegno da parte del Governo e del Parlamento e sulla quale i tecnici sono disponibili a discutere eventuali emendamenti migliorativi.

Superbonus 110%: proposta proroga al 2025

La Rete delle Professioni Tecniche va oltre il 2023 e propone una proroga al 31 dicembre 2025 e un’estensione delle detrazioni alle attività di monitoraggio per gli interventi che accedono all’Ecobonus e a tutti quelli Sismabonus, in modo da poter comunque verificare la sicurezza degli edifici.

Superbonus 110%: asseverazione e modifica alla disciplina sulla conformità edilizio-urbanistica

Altre importanti richieste riguardano l’asseverazione da parte del professionista relativa agli interventi sulle parti comuni degli edifici che dovrebbe sostituire, con medesimi effetti giuridici, la certificazione di conformità urbanistica prevista per le richieste di permesso di costruire o le comunicazioni di inizio lavori da presentare agli enti competenti. Per attuare tutte le tipologie di intervento, poi, dovrebbe essere sufficiente la conformità degli immobili stessi alla disciplina urbanistico-edilizia vigente alla data del 31 agosto 2020. Per quanto riguarda gli immobili realizzati prima dell’entrata in vigore della legge 6 agosto 1967, n. 765, non dovrebbero essere richieste attestazioni di conformità urbanistico-edilizia. Infine, relativamente alle prestazioni rese dai professionisti iscritti agli Albi e ai Collegi, si chiede che la remunerazione rispetti il principio dell’equo compenso.

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A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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