Superbonus 110%: dall'orizzonte temporale alla nuova aliquota al 75%

Il PNRR dovrà essere presentato in via ufficiale entro il 30 aprile 2021 ma chiacchiere a parte ancora nessuna certezza per il superbonus 110%

di Redazione tecnica - 14/04/2021

Il 30 aprile 2021 è sempre più vicino, mancano ormai poco più di due settimane e si potranno avere le tanto attese certezze sui contenuti del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), ma soprattutto su quello che accadrà alle detrazioni fiscali del 110% (superbonus) previste dal Decreto Rilancio.

Le tappe del PNRR in Italia

Le ultime settimane sono state molto intense all'interno dei due rami del Parlamento che si sono impegnati in audizioni tese a raccogliere i rilievi e le posizioni dei diversi attori sociali coinvolti. La definizione del PNRR italiano parte da molto prima e da alcune date chiave:

  • 29 luglio 2020, le Assemblee della Camera e del Senato approvano le misure prospettate nel Programma nazionale di riforma (PNR) 2020 che hanno impegnato il Governo Conte II, tra l'altro, ad adottare rapidamente un "Piano per la ripresa nazionale coerente con gli obiettivi delineati nel PNR e con le recenti strategie dell'Unione europea in tema di transizione digitale ed ecologica, da condividere in Parlamento", necessario per accedere alle risorse previste dal Dispositivo di ripresa e resilienza (Recovery and Resilience Facility, RRF);
  • 15 settembre 2020, il Governo Conte II trasmette alle Camere le "Linee guida per la definizione del Piano nazionale di ripresa e resilienza";
  • 12 e 13 ottobre 2020, Camera e Senato approvano le Relazioni sull'individuazione delle priorità nell'utilizzo dei Recovery Fund;
  • 12 gennaio 2021, il Governo trasmette alle Camere la Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza (Doc. XXVII, n. 18), assegnato al Senato, alle Commissioni riunite 5a e 14a, e alla Camera, alla V Commissione;
  • 17 febbraio 2021, in occasione della fiducia al Governo, il Presidente del Consiglio Mario Draghi afferma che "la governance del Programma di ripresa e resilienza è incardinata nel Ministero dell'economia e delle finanze, con la strettissima collaborazione dei Ministeri competenti, che definiscono le politiche e i progetti di settore. Il Parlamento verrà costantemente informato sia sull'impianto complessivo sia sulle politiche di settore";
  • 8 marzo 2021, durante l'audizione dinanzi alle Commissioni congiunte 5a, 6a e 14a del Senato con le Commissioni V, VI e XIV della Camera, il Ministro dell'economia e delle finanze Daniele Franco chiarisce che, nell'auspicio del Governo, la serie di audizioni attualmente in corso potrà portare a delle risoluzioni che contribuiscano a definire un nuovo Piano che integri, sviluppi e, ove necessario, migliori il vecchio PNRR. In aprile si aprirà quindi una nuova fase - secondo il Ministro molto rapida e molto concitata - in cui il Governo informerà nuovamente il Parlamento al fine di individuare insieme - pragmaticamente - delle soluzioni, seppur al momento non è ancora possibile prevedere le modalità in cui il Parlamento si esprimerà;
  • 30 aprile 2021 - I Piani nazionali di ripresa e resilienza costituiscono i programmi che ciascuno Stato membro dell'Unione europea è chiamato a predisporre nell'ambito del Next Generation EU, lo strumento volto a rispondere alla crisi provocata dal Covid-19, definendo un pacchetto coerente di riforme e investimenti pubblici per il periodo 2021-2026 per la ripresa dalla pandemia. I Piani dovranno essere presentati, anche all’interno dei Programmi nazionali di riforma, in via ufficiale entro il 30 aprile 2021.

Speciale Superbonus

Cosa si prevede per il Superbonus 110%?

Come detto, uno degli argomenti principali su cui si sta ragionando riguarda le agevolazioni fiscali del 110% messe a punto dal Decreto Rilancio per gli interventi di riqualificazione energetica e riduzione del rischio sismico. Su questo argomento, le discussioni più accese hanno riguardato:

  • la possibilità di prorogare l'orizzonte temporale;
  • la semplificazione delle procedure previste;
  • l'ampliamento della platea di beneficiari;
  • la definizione di un testo unico delle detrazioni fiscali.

In particolare, si è parlato di una proroga dei tempi al 31 dicembre 2023, semplificando le procedure previste (anche se forse più che semplificazione andrebbero fatti alcuni importanti chiarimenti ufficiali) ed ampliando le possibilità di utilizzo anche per il settore del turismo, alle PMI e per tutte le tipologie di immobili.

Si è anche parlato di razionalizzare tutti gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici sotto un’unica aliquota al 75%, modificando l’articolo 16-bis del testo unico delle imposte sui redditi di cui al decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, prevedendo anche per questi la durata della detrazione in cinque anni.

Superbonus 110% ed Edilizia: le misure per la semplificazione

Tra gli effetti "collaterali", si è rappresentata l’esigenza di adottare ulteriori misure volte a:

  • aggiornare il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 (Testo Unico Edilizia);
  • rendere strutturali lo sconto in fattura e la cessione del credito;
  • prevedere misure di semplificazione quali, ad esempio:
    • costituire un portale unico in cui i contribuenti e professionisti possano effettuare tutte le comunicazioni necessarie;
    • approvare appositi formulari cui i professionisti possano far riferimento e attenersi.

Tutto nelle mani del Governo

Ma come evidenziato dal Ministro Daniele Franco l'8 marzo 2021, audizioni a parte, dobbiamo attendere che la nuova "governance" incardinata nel Ministero dell'economia e delle finanze, con la strettissima collaborazione dei Ministeri competenti, definisca le politiche e i progetti di settore. Con un Parlamento che, con ogni probabilità verrà "costantemente informato" ma in fin dei conti messo ai margini.

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