Abusi edilizi, la sanabilità dell'opera non esclude la sanzione

La sanabilità, anche ai fini paesaggistici, di un abuso edilizio in zona vincolata non esclude l’applicabilità della sanzione prevista. Lo ha ricordato l'...

09/01/2018

La sanabilità, anche ai fini paesaggistici, di un abuso edilizio in zona vincolata non esclude l’applicabilità della sanzione prevista.

Lo ha ricordato l'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato con la Sentenza 3 gennaio 2018, n. 18 nella quale ha trattato il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica proposto contro una determinazione della indennità risarcitoria, di cui all’art. 167 del d.lgs. n. 42/2004, per opere oggetto di sanatoria edilizia.

I fatti

Entrando nel dettaglio, il ricorrente aveva presentato, in data 20 settembre 1986, domanda di condono edilizio per l’ampliamento di una costruzione, in area sottoposta a vincolo paesaggistico. Con ricorso straordinario al Presidente della Repubblica ha impugnato il provvedimento, in data 28 novembre 2005, con il quale il Comune ha determinato, ai sensi dell’art. 167 del d.lgs. n. 42/2004, in € 25.811,83 la sanzione per il danno ambientale per le opere oggetto della domanda di sanatoria.

Il ricorso

Il ricorrente ha sostenuto l’illegittimità della determinazione per diversi motivi, tra i quali (il più interessante) la violazione dell’art. 2, comma 46, della legge n. 662/1996, perché la disposizione che prevede il pagamento di una indennità risarcitoria per la sanatoria delle opere abusive realizzate in aree sottoposte a vincolo paesaggistico è applicabile solo per gli abusi paesaggistici successivi al 1996.

La tesi dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato

I giudici di Palazzo Spada hanno ricordato che per principio oramai consolidato l’indennità di cui all’art. 167 del d. lgs. n. 42/2004 (Codice dei beni culturali e del paesaggio) costituisce una sanzione amministrativa pecuniaria che è dovuta per ogni lesione prodotta ai valori paesaggistici oggetto di tutela ed è dovuta anche per gli abusi anteriori alla legge n. 662/1996. Si è anche chiarito che la circostanza che l’abuso edilizio in zona vincolata sia stato poi ritenuto sanabile, anche ai fini paesaggistici, non esclude l’applicabilità della sanzione medesima.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it

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