Ance, Confidustria ed Assoimmobiliare: Preoccupazioni sul Testo rigenerazione urbana

Confidundustria, Ance ed Assoimmobiliare prendono le distanze dal testo unificato, in discussione al Senato, sulla rigenerazione urbana

di Redazione tecnica - 20/04/2021

Successivamente all’invio da parte dell'Istituto Nazionale di Urbanistica alla Commissione Ambiente del Senato di un articolato documento di considerazioni e osservazioni sul testo unificato, in discussione, sulla rigenerazione urbana (leggi articolo), è arrivata ieri la netta presa di posizione del Presidente di Confindustria Carlo Bonomi, di Confindustria Assoimmobiliare Silvia Maria Rovere e di ANCE Gabriele Buia che, con una voce unica, esprimono forte preoccupazione in merito al testo di legge unificato sulla rigenerazione urbana in esame presso la Commissione Territorio e Ambiente del Senato

La richiesta dei tre Presidenti

Chiedono i tre Presidenti una revisione radicale del testo di legge unificato sulla rigenerazione urbana, definendo al più presto regole che rendano possibile un vero processo di trasformazione sostenibile delle città in linea con gli obiettivi prefissati dall’Europa e dal Governo italiano in materia di resilienza, tutela del suolo e del territorio, e determinante per le prospettive di rilancio economico e sociale del Paese.

Tema di rilevanza sociale ed economica

Nel documento congiunto dei tre presidenti è precisato che “La rigenerazione è un tema di straordinaria rilevanza sociale ed economica, che deve diventare una grande occasione per trasformare le aree urbane e offrire ai cittadini servizi moderni, sostenibili e digitalizzati e per rilanciare filiere produttive e tecnologiche di primaria importanza. Occorre finalmente trasformare le buone intenzioni in prassi e regole concrete capaci di raggiungere questi obiettivi”.

Disciplina flessibile per valorizzare il ruolo dei privati

Ritengono, quindi, i tre Presidenti che è “necessaria una disciplina flessibile e semplice in grado di valorizzare il ruolo del privato nelle varie realtà territoriali e di soddisfare rapidamente le esigenze di una società in continua evoluzione, sia dal punto di vista socioeconomico che tecnologico e ambientale”.

Testo adottato dal Senato

Viceversa il testo di legge adottato dalla Commissione Territorio e Ambiente del Senato disegna un sistema di regole rigido, lento e che finirà per scoraggiare gli investimenti dei privati, anche perché non prevede misure di agevolazione e di semplificazione urbanistiche ed edilizie adeguate, ponendo ulteriori vincoli sui centri storici, con il rischio di aumentarne il degrado, anziché di favorirne la rigenerazione e il recupero.

Impostazione restrittiva rispetto alle migliori leggi regionali

Si tratta di un’impostazione anche più restrittiva rispetto alle migliori leggi regionali (tra cui quelle di Lombardia, Lazio, Emilia-Romagna, Piemonte, Veneto) e che può dare adito a dubbi di tenuta costituzionale, basata su una disciplina eccessivamente dettagliata e su un processo attuativo estremamente lungo e farraginoso, che rischia di paralizzare le nuove iniziative e di rallentare quelle già avviate o in procinto di partire, sia quelle più complesse che quelle puntuali individuate dai Comuni. 
Per questi motivi, Confindustria, Ance e Confindustria Assoimmobiliare chiedono una revisione radicale del testo di legge unificato sulla rigenerazione urbana, definendo al più presto regole che rendano possibile un vero processo di trasformazione sostenibile delle città in linea con gli obiettivi prefissati dall’Europa e dal Governo italiano in materia di resilienza, tutela del suolo e del territorio, e determinante per le prospettive di rilancio economico e sociale del Paese.

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