Anticorruzione e Trasparenza: a breve rimodulati gli obblighi a carico degli Ordini professionali

Maggiore attenzione agli obblighi a carico degli Ordini professionali in materia di Anticorruzione e trasparenza. Dopo le 2 recenti sentenze del TAR del L...

21/12/2015
Maggiore attenzione agli obblighi a carico degli Ordini professionali in materia di Anticorruzione e trasparenza.

Dopo le 2 recenti sentenze del TAR del Lazio (n. 11391/2015 e n. 11392/2015) che hanno confermato le delibere ANAC che ritenevano immediatamente applicabili le disposizioni della legge n. 190/2012 (legge anticorruzione) e del D.Lgs. n. 33/2013 (decreto attuativo) che obbligano Ordini e Collegi professionali ad adeguarsi alle norme sulla trasparenza e sulla prevenzione della corruzione, la Rete delle Professioni Tecniche (RPT) e il Comitato Unitario Professioni (CUP) il 16 dicembre 2015 hanno incontrato il Presidente dell'Anticorruzione Raffaele Cantone per un confronto.

"L'incontro col Presidente Cantone ed i Consiglieri ANAC è stato molto cordiale e si è svolto con spirito di massima collaborazione reciproca. Ad oggi le regole su trasparenza e anticorruzione restano in vigore. Tuttavia, anche in prospettiva dell'emanazione del decreto di semplificazione di cui all'art.7 della Legge Madia, saranno a breve rimodulati gli obblighi sulla trasparenza a carico degli Ordini professionali". Queste le parole del Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche, Armando Zambrano, che recentemente si era fatto portavoce (leggi articolo) delle difficoltà operative, soprattutto per gli Ordini professionali di piccole dimensioni (la maggior parte), nell'applicazione della normativa sulla trasparenza e anticorruzione.

"La Rete delle Professioni Tecniche - ha aggiunto il Segretario della RTP Andrea Sisti - rimane convinta dell'assoluta importanza che l'applicazione dei principi generali in materia di anticorruzione e trasparenza riveste anche per gli organi di autogoverno dei professionisti dell'area tecnica. Tuttavia, nel nostro caso esistono innegabili peculiarità, tra le quali molte piccole realtà sparse per il territorio nazionale per le quali l'applicazione della normativa deve essere molto più semplice".

All'indomani dell'incontro con Cantone, la RPT, prendendo atto della necessità di provvedere quanto più efficacemente possibile all'adeguamento degli organi territoriali delle professioni tecniche al quadro normativo di riferimento, ha sottolineato l'importanza del dialogo con l'Autorità Nazionale Anticorruzione, al fine di evidenziare le principali criticità incontrate dagli Ordini e/o Collegi in fase di adeguamento alla normativa e di elaborare possibili soluzioni alle problematiche riscontrate.

"La Rete - leggiamo in un comunicato stampa - ha posto in essere azioni mirate ad agevolare e velocizzare quanto più possibile l'adempimento dei propri obblighi da parte degli Ordini e/o Collegi territoriali, in particolare attraverso il rafforzamento del livello di conoscenza della normativa applicabile da parte degli organismi professionali. Attraverso un'azione congiunta e coordinata, poi, i singoli Consigli Nazionali delle professioni rappresentate nella RPT hanno provveduto a informare i relativi Ordini e/o Collegi territoriali dei principali obblighi a cui ottemperare e delle modalità con cui procedere a conformarsi integralmente e tempestivamente al quadro normativo in vigore. Alcuni Consigli Nazionali, inoltre, hanno provveduto alla strutturazione del cosiddetto doppio livello di prevenzione, ossia una politica anticorruzione gestita contestualmente sia a livello centrale che a livello periferico".

Il confronto con l'ANAC, dunque, continuerà nei prossimi mesi al fine di elaborare congiuntamente soluzioni efficaci che consentano un'agevole applicazione delle relative norme di legge anche da parte delle realtà ordinistiche, superando gli ostacoli già riscontrati nel corso della precedente fase di adeguamento.

A cura di Redazione LavoriPubblici.it
     
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