Pubblicata la legge che attua il Piano Casa in Calabria

Anche la Calabria ha la legge sul Piano Casa. A distanza di oltre 17 mesi dall'Accordo Stato-Regioni, la Regione Calabria ha, infatti, pubblicato sul Bollett...

08/09/2010
Anche la Calabria ha la legge sul Piano Casa. A distanza di oltre 17 mesi dall'Accordo Stato-Regioni, la Regione Calabria ha, infatti, pubblicato sul Bollettino Ufficiale n. 15 del 16 agosto 2010 (Supplemento Straordinario 20 agosto 2010, n. 1) la Legge Regionale 11 agosto 2010, n. 21 recante "Misure straordinarie a sostegno dell'attività edilizia finalizzata al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale.

La legge, nonostante il corposo ritardo, recepisce le novità in materia di edilizia contenute nella legge 30 luglio 2010, n. 122, sostituendo la Dia, Denuncia di inizio attività, con la Scia, Segnalazione certificata di inizio attività.

La legge calabrese prevede la possibilità di effettuare interventi di ampliamento (a condizione che non venga mutata la destinazione d'uso degli edifici interessati) entro il limite del 20% della superficie lorda, fino ad un massimo di 200 mc di volume e di sessanta metri quadrati di superficie lorda, su unità abitative che abbiano una volumetria già esistente, alla data del 31 marzo 2009, non superiore a 1000 mc. Nel caso di edifici plurifamiliari l'ampliamento è ammesso se realizzato in maniera uniforme con le stesse modalità su tutte le unità immobiliari appartenenti alla medesima tipologia, ovvero, se si tratta di condominio, l'ampliamento è ammesso quando esso è realizzato in maniera uniforme, con le stesse modalità, sulle unità immobiliari appartenenti alla stessa tipologia.

Per quanto concerne gli interventi di demolizione e ricostruzione, la legge, al fine di migliorare la qualità del patrimonio edilizio esistente, ammette un aumento in volumetria (a condizione che non venga mutata la destinazione d'uso degli edifici interessati) entro un limite del 35% di quello legittimamente esistente alla data di entrata in vigore della legge stessa. Il numero di unità immobiliari residenziali originariamente esistenti può variare se le eventuali unità immobiliari complessive hanno una superficie lorda non inferiore a sessanta metri quadrati.

In entrambe i casi (ampliamento/demolizione e ricostruzione), la legge prevede l'obbligo di utilizzare tecniche costruttive che garantiscono prestazioni energetico-ambientali nel rispetto dei parametri stabiliti dalla normativa vigente e, in particolare, in conformità alla direttiva 2002/91/CE, al D.Lgs. n. 311/2006 ed al D.P.R. n. 59/2009. Inoltre, gli interventi devono essere realizzati da ditte in possesso dei requisiti previsti dalla legge ed in possesso di regolare documento unico di regolarità contributiva (DURC).

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