Qualità dell’abitare: definite procedure, criteri e modalità per l'erogazione dei finanziamenti

Firmato il decreto con procedure, criteri e modalità per l'erogazione dei finanziamenti di cui al Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare

di Redazione tecnica - 18/09/2020

È stato firmato lo scorso 16 settembre il Decreto che definisce le procedure per la presentazione delle proposte, i criteri per la valutazione e le modalità di erogazione dei finanziamenti per l’attuazione del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”.

Il Decreto, firmato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro del'Economia e delle Finanze e il Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, contente di accedere ai 853,81 milioni di euro previsti fino al 2033 per promuovere processi di rigenerazione di ambiti urbani specificamente individuati al fine di concorrere alla riduzione del disagio abitativo e insediativo, con particolare riferimento alle periferie, e all‘incremento della qualità dell’abitare e di parti di città, all’incremento dell’edilizia residenziale pubblica.

Qualità dell’abitare: le dichiarazioni dei Ministri

In sostanza - afferma il Ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli - gli interventi saranno finalizzati a incrementare l’edilizia residenziale pubblica, a realizzare soluzioni durevoli per la rigenerazione del tessuto socio economico, per l’arricchimento culturale, la qualità dei manufatti, dei luoghi e della vita delle persone in un’ottica di innovazione e sostenibilità, senza consumo di nuovo suolo”.

Prende il via un programma organico nazionale per il recupero delle periferie e delle aree urbane degradate - continua il Ministro dei beni culturali Dario Franceschinifortemente voluto da questo governo per andare incontro alle esigenze dei tanti italiani che vivono, sognano e lavorano in luoghi in cui è fondamentale restituire la qualità dell’abitare”.

È un altro intervento importante nella strategia complessiva del governo - conclude il Ministro dell'Economia Roberto Gualtieri - che mira allo stesso tempo a dare sostegno alle fasce più disagiate della popolazione e a riqualificare la vita nelle nostre città: stanziamo fondi per garantire più sicurezza e più decoro in aree che adesso sono degradate, e per il recupero del patrimonio edilizio con criteri di qualità e di eco-sostenibilità. I quartieri delle nostre periferie possono e devono diventare più vivibili, fermando il consumo del suolo e rilanciando gli interventi di edilizia residenziale pubblica secondo una visione moderna: il Programma per la qualità dell’abitare vuole rispondere alle esigenze e alle aspettative di milioni di famiglie che hanno diritto a vivere in case e in quartieri degni di un Paese avanzato”.

Qualità dell’abitare: le linee d'azione

Come specificato dal MIT, sono 5 le principali linee d’azione sulle quale si indirizza la ricerca delle proposte:

  1. riqualificazione e riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale e incremento dello stesso;
  2. rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche attraverso la rigenerazione deltessuto urbano e socioeconomico e all’uso temporaneo;
  3. miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali;
  4. rigenerazione di aree e spazi già costruiti, soprattutto ad alta tensione abitativa, incrementando la qualità ambientale e migliorando la resilienza ai cambiamenti climatici anche attraverso l’uso di operazioni di densificazione;
  5. individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano nonché di processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione.

Qualità dell’abitare: destinatari e contributo massimo

Il Programma si rivolge:

  • alle Regioni (anche come soggetti aggregatori di strategie di intervento coordinate con i Comuni);
  • alle città metropolitane;
  • ai comuni con più di 60.000 abitanti.

e consente di presentare fino a 3 proposte per uno o più specifici ambiti del proprio territorio. Il 34% delle risorse complessivo sarà destinato alle regioni del Mezzogiorno e il contributo massimo per ogni proposta è di 15 milioni di euro.

Qualità dell’abitare: road map proposte

La presentazione delle proposte avverrà in due fasi:

  • Fase 1 - trasmissione della Proposta complessiva preliminare indicante la strategia nel suo complesso e l’insieme di interventi atti a raggiungere le finalità prescritte e che saranno esaminati dall’Alta Commissione secondo specifici criteri;
  • Fase 2 - in cui per tutte le proposte ammesse è prevista la trasmissione della Proposta complessiva finale, indicante lo stato di avanzamento della stessa.

Le domande dovranno essere presentate entro 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto, mentre è previsto che entro la prossima primavera verranno erogati gli acconti della Fase 1.

La Direzione Generale dell’Edilizia statale e gli interventi speciali del Mit, competente per l’attuazione del Programma, entro il 31 gennaio di ogni anno, predisporrà una relazione annuale al Parlamento, sullo stato di avanzamento delle proposte ammesse a finanziamento.

Qualità dell’abitare: le proposte pilota

Sono ammesse a finanziamento anche le proposte definite “Pilota”, vale a dire quelle ad alto impatto strategico sul territorio nazionale, da cofinanziarsi anche con eventuali ulteriori risorse, ivi comprese quelle di cui al Recovery Fund, come da eventuali indicazioni europee e nazionali, in quanto orientati all’attuazione del Green Deal e della Digital Agenda.

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