AUDIZIONE ALL’VIII COMMISIONE DELLA CAMERA DEI DEPUTATI

22/06/2007

Lo scorso 20 giugno a Montecitorio presso l’VIII Commissione della Camera (Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici) si è svolta l’audizione del Presidente dell’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, Luigi Giampaolino, e dei Consiglieri Alessandro Botto, Piero Calandra e Andrea Camanzi, in rappresentanza del Consiglio.
Nel corso dell’Audizione il Presidente Giampaolino ha illustrato le linee guida dell’Autorità nel settore degli appalti pubblici e le prospettive di sviluppo.
Dopo aver ricordato le nuove responsabilità che l’Autorità ha assunto a seguito della recente normativa, Giampaolino ha evidenziato come, a seguito delle modificazioni intervenute nello scenario dei mercati di riferimento - oltre ai contratti sui lavori pubblici, anche quelli su forniture e servizi - il Consiglio abbia messo a punto una strategia di cambiamento nell’approccio ai problemi fondata sulla centralità delle imprese e sull’efficienza del mercato.

Le linee guida dell’Autorità illustrate nel corso dell’audizione sono suddivise nei seguenti sei paragrafi principali relativi a:
  • i nuovi compiti dell’Autorità per il mercato integrato della domanda pubblica di lavori servizi e forniture;
  • un’Autorità più consapevole;
  • la vigilanza sui lavori pubblici;
  • la soluzione del “precontenzioso”: la nuova funzione dell’Autorità;
  • completare l’opera: mettere l’Autorità nelle condizioni di far fronte ai suoi nuovi compiti;
  • i provvedimenti normativi in corso rilevanti per l’attività dell’Autorità.
Anche se inserito alla fine delle linee guida, di notevole importanza il paragrafo relativo ai provvedimenti normativi in corso dove l’Autorità si pronuncia sia sullo schema di decreto correttivo (secondo decreto correttivo) sia sul nuovo Regolamento di applicazione del codice in sostituzione del Regolamento n. 554/1999 e sul decreto “Bersani” relativo alle liberalizzazioni.
In merito allo schema di decreto correttivo, l’Autorità precisa che “Non sembra il caso di ripetere qui le osservazioni a suo tempo formulate. Sta di fatto che il Governo ha approvato un ulteriore schema di decreto correttivo al codice, su cui si attende il parere di questa Commissione e sul quale il Consiglio di Stato ha avuto modo di esprimersi nell’adunanza del 6 giugno 2007” ricordando anche che il Consiglio di Stato, nell’adunanza del 6 giugno 2007, ha rilevato l’opportunità di utilizzare il decreto correttivo per coordinare il Codice con le modifiche legislative intervenute successivamente sulla materia ed in particolare con:
  • la legge 248/2006 (decreto Bersani) per l’abolizione dei minimi tariffari ed i compensi degli arbitri;
  • la legge 286/2006 che incide sulla composizione del Consiglio dell’Autorità;
  • la legge finanziaria per il 2007 che novella alcuni articoli del Codice (artt. 86, 87 e 163), ed introduce nuove disposizioni per quanto attiene la capacità tecnica dei prestatori di servizi ( comma 914 della finanziaria);
  • i nuovi istituti, quali il leasing;
  • il DM 23 marzo 2006 che rivitalizza la legge 717 del 1949 sulle opere d’arte negli edifici pubblici.
Con riguardo al Regolamento previsto dall’art. 5 del dlgs 163/2006, l’Autorità precisa che lo schema di provvedimento, predisposto dal Ministero delle infrastrutture, è stato recentemente inviato all’Autorità stessa e la commissione, all’uopo costituita sta attualmente esaminando, in modo puntuale, il corposo gruppo di disposizioni che lo compongono, ai fini della predisposizione di un proprio parere anche se – precisa l’Autorità - la mole dello schema e l’eccessivo numero delle disposizioni inserite, pur nella considerazione che il codice riunisce le materie (prima separate) dei lavori, dei servizi e delle forniture, sembra non perfettamente allinearsi con l’esigenza, sempre più sentita dagli operatori dei settori interessati e perseguita nella legislazione vigente, di semplificazione normativa e procedimentale.

Altri punti interessanti delle linee guida sono quelli relativi:
  • alle problematiche inerenti la sicurezza dei cantieri rilevabili al paragrafo 3.2 dove viene precisato che l’attenzione a tali problematiche è attualmente alta e ne sono riprova la previsione, nello schema di regolamento di attuazione del codice dei contratti, predisposto dal Ministero delle infrastrutture, della verifica di tutti gli elaborati progettuali compreso il piano di sicurezza e coordinamento, oltre che la previsione, nella Delega al Governo per l’emanazione di un testo unico per il riassetto e la riforma della normativa in materia di tutela della salute e della sicurezza sul lavoro, di decreti per il necessario riordino e coordinamento con le disposizioni vigenti in materia di opere provvisionali e di protezione individuale nonché la razionalizzazione del sistema pubblico di controllo;
  • alla soluzione del precontenzioso rilevabile al paragrafo 4 dove viene ricordato che tra le novità recate dal D.Lgs. 12 aprile 2006, n. 163, merita certamente apprezzamento la nuova funzione assegnata all’Autorità dall’art. 6, comma 7, lett. n), ai sensi del quale “su iniziativa della stazione appaltante e di una o più delle altre parti, (l’Autorità) esprime parere non vincolante relativamente a questioni insorte durante lo svolgimento delle procedure di gara, eventualmente formulando una ipotesi di soluzione”.
  • alla piena realizzazione della missione assegnata dal Codice dei contratti pubblici all’Autorità mettendo l’Autorità stessa nelle condizioni di far fronte ai suoi nuovi compiti rilevabili al paragrafo 5 dove viene precisato che la piena realizzazione della missione assegnata dal Codice dei contratti pubblici alla Autorità richiede, però, un adeguamento dei suoi poteri: in particolare come già avvenuto per l’Antitrust, sembra maturo il momento di rafforzare e ampliare gli attuali poteri sanzionatori dell’Autorità nei confronti delle stazioni appaltanti, delle imprese e delle società di attestazione (SOA). Un adeguato congegno sanzionatorio realizzerebbe il meccanismo di chiusura del sistema, dotando di effettività le pronunce dell’Autorità e saldando, così, le “ragioni dell’erario” con “ le ragioni del mercato”.
    A cura di Paolo Oreto


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