Al via la Consultazione pubblica on line sul valore legale del titolo di studio

26/03/2012

Come annunciato il 27 gennaio 2012 dal Premier Mario Monti al termine del Consiglio dei Ministri, è partita la consultazione pubblica on line sul valore legale del titolo di studio. La consultazione, gestita dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (MIUR), si è resa necessaria in assenza di una disciplina normativa organica che ha comportato da una parte una pluralità di norme e strumenti normativi che disciplinano i titoli di studio rilasciati da istituti autorizzati e dall'altra diverse problematiche nell'accesso alle professioni, nel pubblico impiego e negli ordinamenti scolastici e universitari.

La consultazione è accessibile dalla home page del sito del MIUR cliccando in basso a destra su "Consultazione on line" e necessita di una registrazione veloce in cui sono richiesti il codice fiscale, un indirizzo mail valido, la regione di residenza e il titolo di studio. Una volta effettuata la registrazione, il sistema invia automaticamente username e password per accedere alla consultazione.

La consultazione è composta da 4 aree tematiche per un totale di 15 domande:
  • Accesso alle professioni regolamentate (4 quesiti);
  • Pubblico impiego (6 quesiti);
  • Valutazione dei titoli di studio (4 quesiti);
  • Questioni ulteriori (1 quesito).

Tematica I: Accesso alle professioni regolamentate
Quesito 1
Come giudicate la necessità di possedere uno specifico titolo di studio per poter esercitare una determinata professione?
a) Positivamente, perché il possesso di uno specifico titolo di studio garantisce la qualità della prestazione resa dal professionista, che il cliente potrebbe non essere in grado di verificare da solo.
b) Negativamente, perché la necessità di possedere uno specifico titolo di studio impedisce che soggetti con competenze acquisite attraverso l'esperienza pratica e/o attraverso studi personali possano esercitare una determinata professione.
c) Dipende dal tipo di professione. In questo caso è possibile indicare le professioni alle quali vi riferite e illustrare la vostra opinione (max 500 caratteri).

Quesito 2
Come valutate la necessità di possedere uno specifico titolo di studio per l'ammissione all'esame di abilitazione per l'esercizio di una professione?
a) Positivamente, perché il possesso di uno specifico titolo di studio è garanzia di preparazione adeguata e consente di selezionare, fin da subito, gli ammessi all'esame di abilitazione.
b) Negativamente, perché il superamento dell'esame di abilitazione è sufficiente a dimostrare il possesso di adeguate competenze.
c) Dipende dal tipo di professione. In questo caso è possibile indicare le professioni alle quali vi riferite e illustrare la vostra opinione (max 500 caratteri).

Quesito 3
Ritenete che vi siano professioni non regolamentate, per le quali dovrebbe essere richiesto uno specifico titolo di studio, attualmente non necessario?
a) Sì. In questo caso è possibile indicare le professioni alle quali vi riferite e il titolo di studio che dovrebbe essere richiesto (max 500 caratteri).
b) No.

Quesito 4
Ritenete che vi siano professioni per le quali il titolo di studio oggi richiesto sia eccessivo rispetto al tipo di prestazione che si è chiamati a svolgere?
a) Sì. In questo caso è possibile indicare le professioni alle quali vi riferite e il differente titolo di studio che dovrebbe essere richiesto (max 500 caratteri)
b) No.

Tematica II: Pubblico impiego
Quesito 5
Ritenete necessario il possesso di uno specifico titolo di studio per l'accesso al pubblico impiego?
a) Sì, perché il possesso di uno specifico titolo di studio garantisce professionalità e competenza da parte di impiegati, funzionari e dirigenti pubblici ed evita un'eccessiva discrezionalità nella loro assunzione.
b) No, perché il titolo di studio può essere poco significativo in rapporto alle funzioni da svolgere e il possesso di adeguate competenze dovrebbe essere accertato esclusivamente in sede di svolgimento delle prove concorsuali.
c) Dipende dal tipo di funzioni che si è chiamati a svolgere. In questo caso, potete indicare le funzioni alle quali vi riferite e illustrare la vostra opinione (max 500 caratteri).

Quesito 6
Ritenete necessario il conseguimento di un voto elevato, all'esito del percorso di studi svolto, per partecipare ai concorsi per l'accesso ad alcune tipologie di impiego/qualifiche nella pubblica amministrazione?
a) Sì, perché solo i più meritevoli devono poter accedere a ranghi elevati e/o a funzioni particolarmente qualificate nella pubblica amministrazione.
b) No, perché, indipendentemente dalla votazione finale, il titolo conseguito assicura il possesso delle competenze/conoscenze necessarie.
c) Altro. In questo caso, potete illustrare la vostra opinione (max 500 caratteri).

Quesito 7
Come giudicate le disposizioni dei bandi di concorso che prevedono l'attribuzione di punteggi aggiuntivi a coloro che abbiano conseguito un voto di laurea elevato?
a) Positivamente, perché il voto di laurea conseguito è espressione di particolare impegno, bravura e competenza.
b) Negativamente, perché il voto di laurea conseguito consente valutazioni comparative, di merito, solo tra studenti dello stesso ateneo.
c) Altro. In questo caso, potete illustrare la vostra opinione (max 500 caratteri).

Quesito 8
Ritenete che vi siano concorsi in cui, pur non essendo attualmente prevista, dovrebbe essere richiesta la laurea? Quali in particolare? E quale laurea?
a) Sì. In questo caso, potete indicare i concorsi ai quali vi riferite e la laurea che dovrebbe essere richiesta (max 500 caratteri).
b) No.

Quesito 9
Ritenete che vi siano concorsi per i quali il titolo di studio oggi richiesto sia eccessivo rispetto al tipo di funzioni che si è chiamati a svolgere?
a) Sì. In questo caso, potete indicare i concorsi ai quali vi riferite e il differente titolo di studio che dovrebbe essere richiesto (max 500 caratteri).
b) No.

Quesito 10
Come giudicate la necessità che i dipendenti pubblici debbano possedere uno specifico titolo di studio ai fini delle progressioni in carriera c.d. verticali?
a) Positivamente, perché il possesso di uno specifico titolo di studio garantisce l'idoneità del dipendente a svolgere attività riconducibili all'area funzionale superiore.
b) Negativamente, perché il passaggio da un'area funzionale all'altra dovrebbe basarsi, esclusivamente, sulle competenze acquisite attraverso l'esperienza maturata nell'amministrazione e/o attraverso studi personali.
c) Altro. In questo caso, potete illustrare la vostra opinione (max 500 caratteri).

Tematica III: Valutazione dei titoli di studio
Quesito 11
Come giudichereste una differenziazione qualitativa di titoli di studio nominalmente equivalenti?
a) Positivamente, perché darebbe vita ad un sistema maggiormente meritocratico e costituirebbe un incentivo ad una formazione migliore per studenti ed istituzioni scolastiche/universitarie.
b) Negativamente, perché creerebbe distinzioni basate su criteri opinabili e potrebbe pregiudicare chi non puó accedere alla formazione ritenuta piú qualificante.
c) Altro. In questo caso, potete illustrare la vostra opinione e la relativa motivazione (max 500 caratteri).

Quesito 12
Per quali finalità ritenete possa essere utile una differenziazione tra titoli di studio nominalmente equivalenti?
a) Per selezionare i partecipanti ad un pubblico concorso ovvero all'esame di abilitazione per l'esercizio di una professione.
b) Per attribuire punteggi differenti ai partecipanti ad un pubblico concorso ovvero all'esame di abilitazione per l'esercizio di una professione e ai dipendenti pubblici ai fini delle progressioni in carriera.
c) Per altre finalità. In questo caso, potete indicare le finalità alle quali vi riferite (max 500 caratteri).

Quesito 13
Ai fini di un'eventuale differenziazione di titoli di studio nominalmente equivalenti, quali valutazioni ritenete che dovrebbero rilevare?
a) Valutazioni relative all'istituto che ha rilasciato il titolo (esistenza di procedure selettive per l'accesso al corso di studi; numero di studenti; numero di abbandoni; numero di studenti che si laureano con il massimo dei voti; voto medio conseguito; strutture didattiche; curricula dei docenti; piani di studio, etc).
b) Valutazioni relative al percorso di studi proprio di ogni soggetto (tempo impiegato per conseguire il titolo; voti conseguiti durante il corso di studi; votazione finale, etc).
c) Sia a) che b).
d) Altre valutazioni. In questo caso, potete indicare le valutazioni alle quali vi riferite (max 500 caratteri).

Quesito 14
Ai fini di un'eventuale differenziazione di titoli di studio nominalmente equivalenti, chi ritenete che dovrebbe operare le relative valutazioni?
a) Un organismo centrale, che dovrebbe valutare i titoli di studio rilasciati da ciascun istituto autorizzato e/o fornire criteri per valutare il singolo soggetto che abbia conseguito un titolo di studio.
b) Ciascuna commissione d'esame o di concorso.
c) Ciascuna commissione d'esame o di concorso sulla base di informazioni e criteri generali elaborati ai sensi della lettera a).
d) Altro. In questo caso, potete illustrare la vostra opinione (max 500 caratteri).

Tematica IV: Questioni ulteriori
Quesito 15
Avete ulteriori osservazioni o proposte sugli argomenti discussi in questo documento o su ulteriori temi o questioni che ritenete connessi alla materia del valore legale del titolo di studio (max 1000 caratteri)?

Dopo aver letto le domande e visionato le risposte, ci chiediamo se realmente questo questionario può diventare rappresentativo per valutare il valore legale di un titolo di studio. Ma diamo credito al Ministero dell'Istruzione che certamente avrà utilizzato il fior fiore di scienziati per strutturare la consultazione...

A cura di Ilenia Cicirello


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