Codice appalti: Nuovo Regolamento e Direttiva ricorsi
20/04/2010

Mentre tra qualche giorno (27 aprile prossimo) entrerà in vigore il
Decreto Legislativo 20 marzo 2010, n, 53 recante "Attuazione
della direttiva 2007/66/CE che modifica le direttive 89/665/CEE e
92/13/CEE per quanto riguarda il miglioramento dell'efficacia delle
procedure di ricorso in materia d'aggiudicazione degli appalti
pubblici" che ha apportano notevoli modifiche nell'articolato del
Codice dei contratti (Dlgs. n.163/2006) restiamo ancora in attesa
della approvazione definitiva del Regolamento di attuazione del
Codice stesso sul quale ha, già espresso lo scorso 24 febbraio
parere positivo il Consiglio di Stato.
In verità ci chiediamo da qualche giorno il motivo per cui al testo del Regolamento non siano state apportate le modifiche suggerite dal Consiglio di Stato per approvarlo definitivamente in Consiglio dei Ministri; in realtà riteniamo che il principale nodo del ritardo nell'approvazione debba essere individuato nel problema legato alle categorie specialistiche e ricordiamo che sulla questione relativa ai requisiti di attrezzatura tecnica per le categorie specialistiche, contenuti nel nuovo allegato A1, il Consiglio di Stato ha ritenuto prioritario che "i requisiti di specializzazione siano individuati in modo coerente e proporzionale con le esigenze di qualità delle prestazioni, ma garantendo il potenziale accesso al mercato delle opere superspecialistiche di tutti gli operatori in grado di eseguirle, tenendo presente che requisiti sproporzionati rischiano di restringere la concorrenza e di porsi in contrasto con il diritto comunitario e nazionale".
Nell'attesa di notizie chiare che rendano edotti gli operatori del settore sui veri motivi di quasi due mesi di silenzio dal parere positivo espresso dal Consiglio di Stato, torniamo sulle modifiche introdotte al Codice dei Contratti dal decreto legislativo che recepisce la direttiva ricorsi, ricordando che il prossimo 27 aprile il dlgs entrerà in vigore con tutte le modifiche al Codice dei contratti. In particolare il dlgs n. 53/2010 modifica gli articoli 11, 79, 240, 241, 243, 244, 245 ed inserisce gli articoli 79-bis, 243-bis, 245-bis, 245-ter e 245-quater che contengono notevoli innovazioni in merito a:
Alleghiamo, alla presente notizia il testo del Codice dei contratti coordinato con tutte le modifiche introdotte dal decreto legislativo n. 53/2010 precisando che il nuovo testo entrerà in vigore il prossimo 27 aprile.
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In verità ci chiediamo da qualche giorno il motivo per cui al testo del Regolamento non siano state apportate le modifiche suggerite dal Consiglio di Stato per approvarlo definitivamente in Consiglio dei Ministri; in realtà riteniamo che il principale nodo del ritardo nell'approvazione debba essere individuato nel problema legato alle categorie specialistiche e ricordiamo che sulla questione relativa ai requisiti di attrezzatura tecnica per le categorie specialistiche, contenuti nel nuovo allegato A1, il Consiglio di Stato ha ritenuto prioritario che "i requisiti di specializzazione siano individuati in modo coerente e proporzionale con le esigenze di qualità delle prestazioni, ma garantendo il potenziale accesso al mercato delle opere superspecialistiche di tutti gli operatori in grado di eseguirle, tenendo presente che requisiti sproporzionati rischiano di restringere la concorrenza e di porsi in contrasto con il diritto comunitario e nazionale".
Nell'attesa di notizie chiare che rendano edotti gli operatori del settore sui veri motivi di quasi due mesi di silenzio dal parere positivo espresso dal Consiglio di Stato, torniamo sulle modifiche introdotte al Codice dei Contratti dal decreto legislativo che recepisce la direttiva ricorsi, ricordando che il prossimo 27 aprile il dlgs entrerà in vigore con tutte le modifiche al Codice dei contratti. In particolare il dlgs n. 53/2010 modifica gli articoli 11, 79, 240, 241, 243, 244, 245 ed inserisce gli articoli 79-bis, 243-bis, 245-bis, 245-ter e 245-quater che contengono notevoli innovazioni in merito a:
- termine dilatorio per la stipulazione del contratto;
- comunicazione dell'aggiudicazione definitiva;
- avviso volontario per la trasparenza preventiva;
- misure di incentivazione dell'accordo bonario;
- disposizioni razionalizzatrici dell'arbitrato;
- informativa in ordine all'intento di proporre ricorso giurisdizionale;
- giurisdizione;
- tutela processuale;
- inefficacia del contratto in caso di gravi violazioni;
- inefficacia del contratto negli altri casi;
- sanzioni alternative;
- tutela in forma specifica e per equivalente;
- modifiche alla disciplina processuale per le infrastrutture strategiche;
- obblighi di comunicazione e di informazione alla Commissione dell'Unione europea./li>
Alleghiamo, alla presente notizia il testo del Codice dei contratti coordinato con tutte le modifiche introdotte dal decreto legislativo n. 53/2010 precisando che il nuovo testo entrerà in vigore il prossimo 27 aprile.
A cura di Paolo
Oreto
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