Confedertecnica: lettera aperta al Sindaco di Roma Virginia Raggi

03/11/2016

E' stata presentata da Confedertecnica Lazio, a firma del Presidente Aldo Olivo, una lettera aperta indirizzata al Sindaco di Roma Virginia Raggi al fine di affrontare insieme alcune problematiche del comparto edilizio che negli ultimi tempi sono peggiorate a causa del passaggio dal GEMMA S.p.A. a Risorse per Roma.

Confedertecnica muove le sue ragioni prendendo spunto da un articolo pubblicato sull'edizione romana di Repubblica in cui si illustrava con drammaticità la situazione dei condoni a Roma, riportando dati "impietosi": "Oltre 190mila pratiche ancora da definire, circa 110mila con più di trent'anni di vita". "E' chiaro a tutti - ha scritto Aldo Olivo - che una situazione del genere non è più tollerabile. Il problema non sono solo le pratiche ancora da definire ma il fatto che questa situazione è la dimostrazione evidente di una illegalità diffusa che non vede ancora la sua conclusione, con profonde ripercussioni sull'economia di questa città e sulla possibilità di sviluppo della stessa".

Preoccupante anche un successivo passaggio dell'articolo che prevede: "Se continuiamo con questo ritmo, lavorando 10-11 mila pratiche l'anno, concluderemo tra 20 anni".

"Ci permettiamo di dire - scrive il Presidente Olivo - che un'affermazione così preoccupante non può cadere, come è accaduto, nell'indifferenza sia dell'opinione pubblica che dell'amministrazione.
Comprendiamo che il momento è difficile, che le emergenze di questa città allo stremo sono molteplici, ma la questione della legalità (tema molto sentito da questa amministrazione) passa anche attraverso la definizione e la conclusione di un arretrato che non ha eguali in tutta Italia sia per quantità che per qualità. Il tema del patrimonio edilizio privato oggetto di condono è uno dei grandi problemi di questa città; argomento che apre ad un indotto di contenziosi, abusi ulteriori, complessità burocratica
".

Confedertecnica punta il dito contro "il passaggio dal precedente gestore (GEMMA S.p.A.) all'attuale (Risorse per Roma) che avrebbe comportato il riavvio di pratiche con nuove richieste di documentazioni già in possesso dell'Amministrazione, con un'evidente ricaduta sul cittadino che, in buona fede, aveva già consegnato la documentazione non al "precedente gestore" ma al Comune di Roma che certamente non può risolvere addossando la colpa a chi ha gestito per suo conto un servizio così delicato. Anche la stessa società ci dice che: "… la situazione è "drammatica". Ci sarebbero situazioni al limite del paradossale come "fascicoli non protocollati e addirittura alcuni istruiti su atti falsi" che sarebbe possibile sbloccare solo con l'implementazione di progetti di "dematerializzazione, semplificazione e velocizzazione" con l'appoggio e la copertura dell'amministrazione capitolina…"Con la denuncia addirittura di possibili illeciti: "Abbiamo ereditato un settore inquinato...spesso e volentieri siamo andati in Procura. Ma in questi cinque anni siamo riusciti a non finire mai davanti al giudice". Mentre Pastorelli racconta: "Tra aprile e maggio 2010 a Gemma spa, che gestiva il servizio condono, viene rescisso il contratto per il mancato raggiungimento degli obiettivi, così la gestione passa completamente in mano al Comune, che registra delle criticità. Quando noi arriviamo a novembre 2010, il collasso è già totale e l'archivio è completamente squassato, la guardia di Finanza inoltre interviene per sequestrare migliaia di fascicoli".

Secondo il Presidente di Confedertecnica "Queste affermazioni dimostrano solo che la cattiva gestione, di fatto, grava comunque sempre sul cittadino che è sempre "vittima" di decisioni prese dall'alto.
Questo è un problema importante e socialmente rilevante che non può più essere procrastinato e che, certamente, non può e non deve vedere una soluzione "ventennale". Per questo Le scriviamo manifestando la nostra disponibilità, la disponibilità dei tecnici liberi professionisti (architetti, ingegneri, geometri e periti edili), a collaborare per definire nel più breve tempo possibile un tema così difficile per la legalità della nostra città. Se il problema è il personale, la collaborazione tra tecnici dipendenti e liberi professionisti può produrre, come già accaduto in altri settori, proposte concrete per semplificare e migliorare le difficoltà burocratiche del nostro territorio ma sicuramente è necessario e doveroso intervenire con tempestività e decisione
".

Concludendo, Aldo Olivo si è augurato che "le problematiche delle professioni tecniche, costrette tutti i giorni a scontrarsi con una burocrazia asfissiante, sia tra le priorità dell'agenda di governo della Sua consiliatura" auspicando "un incontro in cui, serenamente, si possano affrontare le molte problematiche del comparto edilizio, ormai stremato da una situazione congiunturale terribile che si aggiunge agli ordinari problemi di una città ostaggio della burocrazia".

A cura di Redazione LavoriPubblici.it



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